venerdì 27 aprile 2012

In medio stat virtus

La giustizia, terrena o divina,
non esiste, ci sono nodi che
rimarranno tali, al di la di ogni
pettine che si possa aspettare.
                                              Lorenzo Reschiglian


Ma come gira il mondo?
Ventidue anni fa, ventidue non tre, sette o dieci, ventidue anni fa, una ragazza veniva massacrata, oggi probabilmente quella ragazza è stata uccisa un'altra volta...
Quando al telegiornale si vedono certe cose, inevitabilmente, qualche domanda mi sale dalla gastrite...
Non entrerò nel merito della sentenza, se Busco è innocente o colpevole, allo stato attuale delle cose, non è importante, almeno, non lo è più...
Tra un pò in italia (la i minuscola è voluta) i processi, oltre ad andare in prescrizione per raggiunti limiti d'età, verranno derubricati per naturale estinzione delle parti...

Ma quello che mi affligge è altro.

Dopo una paccata di anni, finalmente si condanna uno schifosissimo assassino e si riesce a liberare le strade da questo immondo reietto, l'orrendo mostro viene ricacciato nella fogna da cui era emerso...
Tutti contenti, tutti felici (tranne ovviamente la merdaccia), tante pacche sulle spalle, strette di mano che si sprecano, sproloqui di complimenti e qualsiasi altra forma di "felicità" ammessa quando si condanna un obbrobrio umano...
Giustizia è fatta!
Gridano dalla rosa dei venti, indirizzando la lieta novella e lasciandola libera di volare per l'aere...
E se così non fosse? E se si fosse gridato al mostro, guardando nella direzione sbagliata?
Impossibile, oltre venti anni di indagini e una condanna...
Ma poi...
Il demonio, l'anticristo e Osama bin Laden tornano sulla terra. si presentano al processo d'appello e, guarda un pò, Busco viene assolto.

Assolto per non aver commesso il fatto.

Assolto per non aver commesso il fatto, vuole dire che l'imputato non c'entra niente, non ha ucciso la ragazza e non era manco lì...
Ripeto, non sò e non mi interessa più sapere se è vero o no.
Ma in primo grado era stato giudicato colpevole e condannato a 24 anni di reclusione.
Ecco cos'è che mi fa veramente arrabbiare, ma mi chiedo, come stracavolaccio è possibile una tale differenza?!?!?
Da una parte, colpevole e condannato a 24 anni, dall'altra assolto per non aver commesso il fatto!
Ma la verità, se c'è, dov'è?
Cioè, se in primo grado dici 24 anni, in appello mi sta bene se gli anni diventano 25 piuttosto che 19, ma qua sembra che si stia parlando di due processi diversi!

Qualcuno ha sbagliato qualcosa.

Adesso si andrà in cassazione per il ricorso, e dopo qualche testa dovrà cadere, perché se l'assoluzione verrà confermata, non è che tutto si chiude lì, per me si dovrebbero prendere tutti gli avvocati, i tecnici e chiunque altro abbia "lavorato" per far condannare il Busco, prenderli e mandarli a spaccare pietre a testate per il resto dei loro giorni, con che motivazione? Manifesta incapacità, dolo e falsa testimonianza! E oltre a spaccare pietre per il resto dei loro giorni, dovrebbero anche risarcire l'enormità di denaro pubblico che hanno sperperato nel tentativo di mandare in galera un innocente, con l'aggravante che il vero colpevole è ventidue anni che ride alle spalle di un sistema che non funziona...
Ovviamente, il discorso è lo stesso se invece in cassazione dovessero dare ragione ai colpevolisti, a quel punto a spaccare pietre si mandano quelli "dell'appello"...

Ma comunque vada, abbiamo fatto un'altra bella figura di melma, dalla quale esce un altro cadavere, quello della giustizia...
Saluti

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