mercoledì 23 maggio 2012

Bisbetico indomito

Gli anni passano, 
le vite passano...
Non c'è bisogno di 
un genio per capire
Che siamo normali.
                                Lorenzo Reschiglian


Potrebbe essere una forma di ribellione...
Cosa succede quando "l'enfant prodige" non risponde alle aspettative e diventa un "homme normal"?
Deve o dovrebbe smettere di esistere? Dovrebbe nascondersi per celare le proprie vergogne? Ritirarsi a vita monastica per espiare il fio delle sue colpe/manchevolezze? Deprimersi tanto da accarezzare istinti suicidi?
Non credo proprio...
Eppoi, chi e come, decide di appioppare il termine "enfante prodige" a qualcuno? E sel "l'enfante" non fosse nulla più che normale e chi lo acclama un deficiente?
A me spesso dicevano: Tu hai un'intelligenza al di sopra della media, tempo dopo scoprii che era la media ad essere bassa...
E comunque, non vuol dire che una persona "particolarmente" dotata debba in continuazione geometrica diventare sempre più dotata, credo sia inumano...
E soprattutto a che serve?
Giorni fa in televisione seguivo un programma che parlava di "supergeni", nella fattispecie di un uomo con la capacità di eseguire calcoli matematici con coefficienti a dodici cifre per addendo, tutto a memoria e con una velocità tale da battere anche un computer...
Incredibile, ma vero, l'ometto ha battuto il computer tutte e dieci le volte che si sono "sfidati", bellissimo se volete... Ma a che serve? Quello è sicuramente un genio, saper calcolare operazioni a dieci, dodici o quindici cifre, a cosa serve? Se non a diventare un "fenomeno" da baraccone?
Quindi?
Servono gli "enfante prodige"?
Si, si servono a far sentire delle cacche quelli che di "prodige" non hanno niente...
Io, specialmente in quest'ultimo periodo, mi sento continuamente dire: Tu devi fare questo, tu devi fare l'altro, uno come te dovrebbe... uno con le tue capacità potrebbe...
Ma chi cavolo ve l'ha detto, anzi, chi cavolo ve l'ha chiesto!!
Voi, voi avete "pompato" la cosa, voi che mi usavate ad "esempio" voi che millantavate futuri incredibili, voi, sempre voi a "montare" le aspettative...
Ma un essere umano, non è un automa, l'essere umano ha dei sentimenti, delle mancanze, l'uomo è goloso di buoni propositi ma è consumato dai pensieri...
Ma sopra ad ogni cosa, l'uomo non può, per sua stessa natura, eccellere in tutto...
Ma c'è chi questi concetti non li fa suoi, e imperterrito al sole a alla bufera, sta lì, in attesa per osannare il campione...
Campione che sempre più spesso, dopo un inizio fulmineo, deve essere mille volte più fulmineo, se vuol riportare la pelle a casa...
Sono stanco di tutto ciò...
Anche io ho bisogno di sole e tranquillità...
Ma prima di nanna....
Saluti

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