martedì 29 maggio 2012

Cambi generazionali (reprise)

Ieri alle 24,01 crollavo dal sonno...
Adesso sono le 03,12 e di dormire
non se ne parla proprio...
Chi ci capisce è bravo...



Cosa intendo per cambi generazionali?
Beh, tanto per cominciare, elimino quello che non penso sia...
Non voglio intendere come "cambio generazionale" quel lasso di tempo che intercorre tra l'asse "nonno, padre e figlio" benché ci siano comunque delle differenze, caratteriali e quant'altro...
No, io vorrei esprimermi su un concetto diverso, il cambio generazionale inteso proprio come modificazione di un intero stile di vita...
Tanto per capirsi, nel primissimo dopoguerra, riabituarsi alla vita normale condividendola con i sopravvissuti, non dev'essere stato semplice, poco dopo, vivere da ex contadini la rivoluzione industriale e il graduale abbandono delle campagne, pure questo non dev'essere stata una "passeggiata", come tutt'altro che semplice, soprattutto per i più anziani, dev'essere stato vivere i "favolosi anni sessanta", anche se, moltissimi di quelli con cui ne ho parlato, di così "favoloso" si ricordano ben poco, o meglio, li si poteva definire favolosi in linea di giudizio, ma se eri un operaio della FIAT che faceva il doppio turno per mantenere la famiglia, la tua idea di "favoloso" era un poco diversa da quella del "gagà" figlio di un qualche industrialotto di provincia...
Ma queste differenze ceto/idealogistiche, sono senza tempo e possono accompagnare qualunque era o periodo...
Comunque è innegabile che questi periodi abbiano condizionato intere generazioni, quasi sempre in positivo, basti guardare come e quanto la tecnologia e le arti, si siano evolute nel giro di pochi decenni, certo qualche cellula cancerosa si forma, sembra quasi inevitabile, come a ricordarci che il male esiste e rincorre, in un eterno Yin e yang, il bene e il buono che l'essere umano ha saputo concepire...
Però, vorrei estendere ancora di più il discorso...
Quante generazioni o cambi generazionali ci vogliono per "dimenticare" una guerra?
Jonathan Swift grazie alle sue allegorie satiriche, ci ha insegnato che le guerre nascono sempre da "motivazioni" futili e inutili se non inventate di sana pianta, dalle "fiabesche" uova alle "crociate" passando delle mondiali per finire con quelle "intelligenti", tutti i conflitti da qualunque angolazione li si guardi, non hanno nessun motivo "reale" d'essere, e comunque, il giogo è sempre in mano a pochissimi, che ahimè, decidono le sorti dei moltissimi...
Quanto tempo dovrà passare e quanti morti si dovranno seppellire, prima che l'ultimo eco di guerra si spenga?
Temo che non succederà mai...
Il perché va cercato nella natura stessa dell'essere umano...
Il "bisogno" di vendetta, la necessità di avere "soddisfazione", l'insano statuto del "principio"...
Quante e quante volte abbiamo nascosto il nostro bisogno di vendetta dietro al presunto principio? "non è per i soldi, è per principio"... "non lo faccio per me, ma per principio"...
Tutte balle, tutte enormi scempiaggini inventate per "nasconderci" dalla nostra meschina pochezza...
Faide, interminabili faide, tanto inutili quanto vecchie e tanto vecchie da perdere il come o il perché sono cominciate...
Il "principio", chi si nasconde dietro i "sani principi" solitamente non conosce neanche il significato della locuzione...
Credo che il "principio" dovrebbe essere inteso proprio letteralmente, principiare, ossia, dare inizio a qualcosa...
E per me, si dovrebbe iniziare a finirla...
Finirla.
Finirla di voler prevalere su qualcun'altro, non sei cattolico? Non sei mussulmano o ebreo o chissà chè? Fa niente, non fa niente chi o cosa sei, non fa niente chi o cosa preghi, chi se ne frega di quale colore hai la pelle o le idee, chi se ne strafrega, è tempo di finirla, perché siamo tutti sulla stessa barca, e la barca sta facendo acqua da tutte le parti, quindi è inutile litigare su chi deve usare il secchio o chi manovrare il timone, perché quando la barca affonda, l'acqua è bagnata uguale per tutti...
Il mio secchio, per altro, è pure bucato...
Saluti.

1 commento:

  1. Saro' ecologico ...
    riciclo al 100% :)

    “Non abbiamo ricevuto la terra dai nostri padri in eredità, l’abbiamo solo avuta in prestito per i nostri figli.”
    [Antoine de Saint-Exupéry]

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