domenica 25 marzo 2012

Nostalgia canaglia...

Chi sono io, per arrogarmi il
diritto/dovere "genitoriale"?
Sapendo che non sono stato
proprio il migliore dei figli?
                                            Lorenzo Reschiglian


Sarà perché ho quarant'anni, età alla quale, venti anni fa non avrei scommesso un soldo d'arrivare, ma tant'è, dicevo, saranno gli anni, ma mi trovo ogni tanto, a rimuginare sul passato, non spesso solo ogni tanto, ho fatto questa precisazione perché se dico "ogni tanto" va bene, se invece scrivessi "spesso o molto spesso" i soliti secchioni e forse la mia analista, mi accuserebbero di vivere nel passato o di vivere di ricordi o anche di voler fuggire da un presente che non da futuro chiudendomi nei ricordi del passato...
Ci avete capito qualcosa?
Io rileggendo no... E l'ho scritto io! 
Uffa...
Che sia, tempo di bilanci?
Forse, può essere...
Che sia, tempo di nuovi proponimenti?
Mmmm, forse...
Che sia, una accozzaglia di sentimenti e stati emozionali, la dove conscio ed inconscio valicano, incrociandosi, i propri confini generando visioni oniriche che si mischiano a déjà vu, che alterando il normale continuum cerebrale, instaurano una realtà para emozionale distaccata dalla realtà fisica, una sorta di realtà non reale, o meglio, una non realtà che radicandosi nella realtà, ramifica nella fantasia?
Ecco, si... Credo di si...
Sta di fatto...
Che oggi mi sono reso conto che la vita, le vite, sono cicliche, cioè che avvenimenti o emozioni, si ripresentano con una certa cadenza...
Questa cadenza è scandita dai "cambi generazionali", quindi non è il tempo, nel senso stretto del termine, a determinare i "cicli", ma bensì, lo scambio generazionale, la dove con "scambio generazionale" si intende l'impronta che, con i nostri insegnamenti, diamo ai nostri figli...
Ma perché vi dico ciò?
E soprattutto, avete capito quello che ho scritto?
Se avete risposto si, ad'entrambe le domande, siete più bravi di me...
La visione...
Breve preambolo.
Oggi, compleanno del secondo figlio della mia migliore amica, quindi festa, chiacchiere e una manciata di rumorosissimi bimbi, tra i quali anche il mio... Forse il più rumoroso...
Ebbene, in lui vedo, anche se nessuno gliel'ha insegnato, modi e comportamenti tipicamente "miei", ma di quel "mio" che ero quasi quaranta anni fa...
D'accordo, il DNA è DNA, mica bruscolini però...
Però con il DNA gli ho trasferito un "patrimonio" strettamente fisico, la parte emozional/cognitiva viene con il passare degli anni e l'accumularsi dell'esperienza...
Almeno, così pensavo...
Ma più lo guardo e più penso che ci sia qualcosa che mi sfugge, vuoi perché da papà, tendo a giustificare qualunque comportamento il piccolo tenga, giustificare, non approvare, quindi per avere un dato "statistico" valido e non fuorviato dalla parentela, mi sono messo ad osservare...
Non mi sono stupito di vedere che anche nei bimbetti altrui, questo interscambio è evidente...
Giusto o sbagliato che sia, non sta a me dirlo...
Del resto, io da genitore, posso solo sperare di dare, al pupattolo, una "direzione" in cui guardare, ma senza "obbligarlo" a vedere quello che vedo io...
Speriamo bene...
Saluti.

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