giovedì 22 marzo 2012

Strane reazioni

Oggi non può scegliere il 
cammino della virtù se 
non il pazzo, o il timido 
e vile, o il debole e misero.
                                          Giacomo Leopardi

E' da qualche settimana che medito, per necessità, grandi cambiamenti.
Sono un agente di commercio, lo sapete già, e sapete anche che questo lavoro, onestamente non lo si può fare...
Piccola spiegazione.
Ho già scritto, avete già letto di alcuni miei sfoghi dovuti a situazioni assurde, la categoria di cui faccio parte è piena zeppa di farabutti d'ogni genere, da furbetto del quartierino a truffatore seriale, c'è anche gente pulita e onesta, ma purtroppo il cliente normalmente non vede la differenza tra le categorie, solitamente pensa che siamo tutti ladri che gli rompono le scatole per gabbargli denari...
Come dargli torto?
Visto che nella stragrande maggioranza delle volte, non ha torto...
A dirla tutta, c'è anche in giro un sacco di "responsabili" degli acquisti, che quando va bene, sono  spaventosamente incapaci, quando va male sono terreno fertile per ogni nefanda fregatura...
Io spesso, molto spesso, so che "accompagnando" alcuni clienti, potrei vendere molti più prodotti, in grandi quantità e a prezzi maggiorati, ma, non lo faccio, ho troppa paura d'essere rosicchiato dagli scrupoli, così, non "forzo" mai la mano, ho sempre preferito non farlo, nella speranza che questa mia scelta "alla lunga" mi avrebbe premiato...
Non è successo, se non in minima parte...
Sono pochi, troppo pochi quei clienti che mi hanno capito, per gli altri sono un rappresentante come tutti gli altri, magari meno stressante o più simpatico, ma niente di così forte da preferirmi ad altri...
Questa cosa mi ha deluso profondamente, ed è uno dei motivi, non il più corposo ma uno dei, per il quale sto meditando di cambiare mestiere, l'altro, per quanto prosaico, sono i soldi...
Si lavora tante ore per portare a casa quattro soldi, soldi che per altro lo sappiamo tutti, valgono poco...
Sono veramente amareggiato...
Ma non è così facile, non cambiare mestiere, perché al di la di quel che si può pensare, lavoro in giro c'è ne, dubito che "starò fermo", quello che non è facile, è altro...
A me questo lavoro piace, mi piace davvero tanto, per me è il lavoro più bello del mondo, ma non ti fa campare decentemente...
Eppoi, ho conosciuto persone veramente speciali, persone che mi dispiacerà "perdere", cosa che succederà nel momento che dovessi andarmene, persone come "E", una mia cliente, una di quelle visitate stamane, "E" non è un cliente storico, sono pochi mesi che li "servo", una delle titolari è figlia d'arte, cioè l'attività di cui è titolare, l'ha ereditata dai suoi genitori, che a loro volta l'avevano ereditata dai genitori di lui, insomma, "E" è commerciante di quarta generazione ed è prossima alla pensione...
Stamattina sono passato a trovarla, non aveva bisogno di materiale, ma come al solito, ci siamo intrattenuti in qualche chiacchiera, chiacchiere che come al solito comprendevano la crisi e altre rotture, dopo qualche minuto, "E" mi dice che le dispiace d'avermi conosciuto da così poco e benché capisca perfettamente le motivazioni che mi portano al cambio d'attività, ci ha "tenuto" a dirmi che uno come me, non l'aveva mai conosciuto, sia come persona, ma sopratutto come rappresentante...
E' la prima volta che le parole di una persona mi mettono a "disagio"...
Di lì a breve, sono andato via ed una volta salito in auto, ripensando a quel che avevo sentito pochi minuti prima, mi sono messo a piangere...
Lo so, ogni scelta porta al suo interno sia gioia che dolore, ma ogni tanto mi piacerebbe sapere in che percentuale...
Saluti.

1 commento:

  1. Solo quando perdiamo qualcosa ci rendiamo conto del suo vero valore :)

    Saranno in molti a capire e a rimpiangere, di questo ne sono sicuro.

    RispondiElimina