venerdì 9 marzo 2012

Rapine, ruberie e altri divertimenti.

Per una cosa mal concepita 
occorreva un vocabolo mal 
concepito: così l'hanno 
chiamata "opportunismo".
                            Léon Gambetta


Lo sapete quali sono le tasse più brutte?
Sicuramente quelle che si pagano senza sapere che le si sta pagando, o peggio, quelle che magari proprio tasse non sono...
Sono tutte quelle "tariffe" associate a qualcosa di inevitabile...
Ce ne sono ovunque, si nascondono sotto nomi fantasiosi come, "competenze" anche se non si capisce a chi competono e perché, "bolli" anche se risultano anacronistici in quest'epoca cibernetica, ma fin qui, anche se sono antipatici balzelli per portar via soldi, quasi sempre sono riportati in qualche clausole di un qualche contratto, firmato per un qualche motivo. quindi facendo attenzione e rompendo un pò le balle, si possono limitare parecchio...
Ma nulla si può fare, se non rischiare continue contravvenzioni, per contrastare la più sottile forma di rapina legalizzata...
I parchimetri...
Li odio profondamente.
Ma badate bene, non perché devo pagare per parcheggiare, anzi, trovo giusta una sorta di remunerazione, anche se fosse solo per "mantenere" il parcheggio stesso, per farne la manutenzione e tenerlo in perfetta efficienza, no, quello che mi infastidisce è la "tariffa minima"...
Tariffa minima.
Un nome come un altro per identificare una fregatura...
Oramai nella spasmodica ricerca di facili entrate, i comuni giocano continuamente al rialzo, non molti anni fa, quando ancora i soldi valevano qualcosa e si chiamavano lire, ti fermavi magari vicino ad un bar, parcheggiavi prendevi 200 lire dalla tasca e dopo averle infilate nel parchimetro, te ne andavi tranquillamente a sorbirti un buon caffè...
Duecento lire...
Adesso, ammesso e non concesso di trovare un parcheggio libero, nel parchimetro di soldi ne vanno di più, molti di più, ormai la famigerata tariffa minima, non è mai meno di 40 centesimi (poco meno di 800 lire), ma non basta, perché ci sono "zone" dove il minimo è 50, 60 e addirittura, 80 centesimi l'ora (quasi 1550 lire)...
Costa quasi di più parcheggiare del caffè che vogliamo bere...
Oltre il danno, la beffa...
E sì, perché al di la della tariffa, non c'è un riscontro materiale, perché i parcheggi, spesso, sono in condizioni pietose e i parchimetri stessi, sono fatiscenti e mal funzionanti...
Per fortuna si può contare sulla solerzia dei vigili urbani o di quella curiosa forma umanoide che risponde al nome di "ausiliario della sosta", tutti sempre pronti a ricordarci, anche lasciando apposito "promemoria", che il nostro tempo e scaduto...
Che gentili...
Saluti.

1 commento:

  1. un mio amico diceva "povere bestie, anche loro devono pur vivere"

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