giovedì 1 marzo 2012

Parole e non solo

Ci accorgiamo di quanto 
sono importanti le persone 
per noi solo quando le perdiamo
                                                   Anonimo 


La notizia l'ho sentita in diretta, a casa dei suoceri, erano più o meno le 12,30, guardando "forum"...
Lucio Dalla è morto.

La giornata è passata, il lavoro con le sue beghe, le commissioni e tutto quello che normalmente capita, abbiamo salutato i nonni, siamo tornati a casa e dopo cena, parlando con Odette mi è venuta fuori questa frase: Mi dispiace che Dalla sia morto...

E' il problema di essere un quarantenne, vissuto in un'epoca che per moltissimi aspetti è fenomenale...
Non fraintendetemi, non abito su un altro pianeta, so anche io che ci sono guerre, crisi economiche, ingiustizie sociali e migliaia di altre porcherie, però è altre sì vero che ci sono un sacco di belle cose, arte, cultura, musica e storia, musei... Insomma, non è un caso se in Italia c'è la più alta concentrazione d'opere d'arte del mondo...
Diciamo che, basta tenere occhi e orecchi orientati nella giusta direzione, per godere di tutta questa fortuna...
Poi, per me, c'è un'altro paio di cose, la prima è una sorta di "abitudine", l'abitudine al bello, sono convinto che chi è in grado di goder del bello, lo cercherà ovunque, questa abitudine al bello, ci fa vivere meglio, e la seconda, è la famigliarità...
Vi spiego cosa intendo con famigliarità...
Ho quarant'anni e ci sono cose e persone con cui "convivo" da sempre, moltissime delle quali, almeno quelle "immobili", saranno ancora lì anche quando di me non rimarrà neanche il ricordo, ma c'è anche una parte "mobile" tra gli addendi, cioè la parte viva, le persone...
"Mi dispiace che Dalla sia morto"
Perché è sempre stato lì e sei convinto che sempre lì sarà, un pò come se si fosse parenti... Cioè, inconsciamente sai che, vista l'età, che prima o poi quella persona non la vedrai più, ma consciamente, l'argomento non esiste, io ascolto i Pink Floyd da quando sono nato e so che prima o poi tutti i "titolari" faranno un concerto d'avanti ai cancelli del paradiso, ma finché sono lì, non ci penso...
"mi dispiace che Dalla sia morto"
Perché era un folle, un visionario e un sognatore, insomma, un poeta...
Saluti.

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