lunedì 15 ottobre 2012

Occhi di cielo...

C'era una volta un Re seduto 
su un sofà che disse alla sua 
serva raccontami una storia e 
la serva incominciò...
C'era una volta un Re...
                                   Filastrocca popolare

Storie di papà...

Chi pensa che avere figli è tutto emozioni e gioie, ha assolutamente ragione...

Sulle gioie non c'è niente da dire, la gioia è un sentimento semplice, quasi primordiale, tutto può darci gioia, da un buon gelato a delle scarpe comode, la gioia è una predisposizione mentale, se sei disposto a gioire, gioirai... Ben altra cosa sono le emozioni...

Emozioni. 

Le emozioni sono un sentimento strano, sanno riempirti il cuore ma possono anche ridurlo ad uno straccio secco e arido, dipende da come uno le percepisce, se riesce a percepirle, e una volta percepite da come le vive...
Le emozioni non capitano così per caso, o meglio, capitano per caso quindi la differenza tra viverle o non viverle, la facciamo noi, chi non le aspetta ma è pronto a riconoscerle, chi ne ha paura ma non si volta per scappare...
Le emozioni fanno male, possono far soffrire come nient'altro al mondo, ma anche dalla più dolorosa delle emozioni possiamo trarre un utile, se non ci facciamo travolgere dalla parte negativa...
Per fortuna le emozioni buone sono di più e talmente forti da riuscire a scacciare quelle cattive.

Qualche giorno fa, accompagnavo il piccolo all'asilo, la mattina era freddina e grigia, solo pochi squarci di luce filtravano dalle nuvole, nuvole che da li a breve, avrebbero portato pioggia e vento, il pupo era seduto nel suo seggiolino, seggiolino che solitamente è ancorato nel posto centrale del divano posteriore, ma quella mattina il seggiolino era sul sedile del passeggero, lui è seduto e guarda fuori, dopo un pò mi chiede di aprire il finestrino, rispondo di no perché fa freddo, ma lui insiste, non in maniera piagnucolosa ma insiste: 
Papà api mio finino? 
Dai tato, l'aria è fredda perché vuoi aprire il finestrino?
Vollo guaddae il cielo...

Voglio guardare il cielo...
Può sembrare una frase banale, anzi lo è, voglio guardare il cielo, perché un bambino vuole guardare il cielo, cosa ci vede nel cielo o cosa cerca?
Non lo so e a dirla tutta, non mi interessa, ma quelle poche parole, pronunciate con un tono morbido e sognante mi hanno riempito il cuore, un'emozione tanto profonda e vitale da lasciarmi senza parole, gli ho aperto il finestrino e son rimasto a guardarlo mentre i suoi occhi si riempivano di cielo...
Dopo qualche secondo è tornato a guardarmi, sorrideva con tutto il viso, disse: E' bello il cielo...
Già penso io, è bello il cielo visto attraverso gli occhi di un bambino...
Siamo arrivati all'asilo, lui entra col passo sicuro dell'uomo navigato, saluta tutti e si dirige verso i pezzi di un castello da costruire, lo saluto, lui si gira, sorride e mi manda un bacio, ha ancora gli occhi pieni di cielo...
Saluti

3 commenti:

  1. Come tutti noi " adulti " , tu hai moltissimo da imparare dai piccini .
    Tuo figlio ti sta mostrando la via giusta , non lasciartela scappare .
    Abbassa anche il tuo finestrino e cerca d'identificarti con quello che t'appare , il cielo , un albero , anche soltanto un marciapiede affollato .
    Vivi l'emozione d'essere parte di un Tutto , di non essere da solo .
    Ai bambini riesce facile , spontaneo : hanno ancora qualche riminescenza delle loro origini .
    Sanno ancora com'essere felici , che cosa conta nella vita .
    Ma tu ci puoi arrivare con il tuo intelletto , con la coscienza .
    L'importante é ascoltare meno il proprio Ego !

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  2. Ecco adesso balbetti come il pupo .... PERFEEETTOO !!! ;-P

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