giovedì 4 ottobre 2012

Persone buone...

Ma sapete che c'è?
L'ottimismo torna a volare, 
stenta su ali insicure, ma il 
viso non tradisce paura e il 
cuore batte forte, vibra senza 
timori...
                                   Lorenzo Reschiglian

Ho detto più e più volte che il mio lavoro è strano, per me è il più bello del mondo, ma è indubbiamente strano...
Strano perché il contatto con tante persone, e quindi, con tante idee e caratteri diversi può essere estremamente stimolante, ma anche incredibilmente debilitante, il motivo è presto detto, non sempre si ha a che fare con persone buone, non fraintendiamoci, non è che tra i miei clienti ci siano brutti personaggi, o meglio, se come brutti personaggi vogliamo intendere, disonesti, imbroglioni, ladri o comunque persone poco raccomandabili, allora direi di no, semmai il rischio è di confrontarsi con gente che ha l'assoluta certezza di essere la più furba del mondo...
Nel rapporto cliente/fornitore è normale...
Solitamente il fornitore è uno squalo senza scrupoli,  una specie di macina carne che come unico scopo ha quello di fare fatturato, senza interessarsi un gran che di come o cosa deve inventarsi per raggiungere il risultato, ragionando così, il cliente diventa solo un limone da spremere senza tante storie, ma c'è anche da dire che spesso i clienti sono personaggi veramente assurdi, si incontrano responsabili degli acquisti che non riescono nemmeno ad essere responsabili di se stessi, altri che sono fermamente convinti (spesso a ragione) che i rappresentanti siano tutti imbroglioni e altri che non capiscono la differenza tra un rotolo di carta e un aeroplano, anche se i migliori sono quelli che non sanno neanche cosa necessita in azienda e che malgrado questo, si atteggiano ad esperti...
Tutto questo a cosa ci porta?
Vi porta a capire il perché questo mestiere non è il più semplice del mondo e mi porta ad estenuanti "maratone mentali" per tirare a campare...
Queste maratone sanno essere, come dicevo poc'anzi stimolanti, se di fronte c'è una persona intelligente, disponibile e senza idee preconcette, ma possono diventare devastanti quando l'interlocutore fa parte di una delle categorie descritte precedentemente, il risultato finale spesso è il medesimo, cioè che esco con un ordine firmato, ma nel primo caso il "lavoro" non mi stanca, nel secondo invece mi distrugge e non potendo far trasparire il malessere, si finisce per accumularlo di ora in ora e di giorno in giorno fino a quando si riesce, poi per non uscire di testa, si deve riuscire a scaricare la tensione, ma come?
Io ho due sistemi "attivi" e uno "passivo"... 
Il primo attivo lo conoscete già, pianto lì tutto e vado a cercare la pace interiore in un qualche bosco, lasciando che sia il vento a portarsi via i pensieri nocivi, l'altro attivo è quello di andare da una persona buona, una di quelle con cui stai bene, una di quelle che riesce a leggerti dentro anche quando stai in silenzio e che riesce a farti uscire da quel silenzio magari con un abbraccio o un sorriso, esseri superiori per mentalità e sensibilità o per semplicità e sincerità, Odette in cima a tutti, ma anche Gloria, Francesca e Paula o l'intramontabile Daniela, i coniugi Romeggio con la loro esperienza o Antonietta e la sua splendida "follia", tutte persone in grado di rimettermi in pace con il mondo, per ultimo ma non certo meno importante, c'è il sistema "passivo", la dove con passivo non si intende che sto lì a non fare un tubo, io lo chiamo passivo perché arriva in maniera naturale, senza ricerche o forzature, succede quando si incontrano clienti veramente particolari...
Negli ultimi due giorni sono stato fortunato, ieri ho conosciuto Enrico, un giovane pasticcere con negli occhi quel luccichio che è solo dei folli o degli artisti, lui è un artista, un pò per il mestiere che fa, mestiere che indubbiamente necessita di estro, fantasia e impegno, ma che diventa arte quando, come lui, si riesce a trasformare la propria passione in un lavoro...
Fantastico...
Eppoi oggi, Katia...
Katia è un estetista, ma anche se è diventata una cliente, il lavoro non c'entra, Katia è una persona che ti entra nel cuore e lo fa in maniera tanto naturale, da farti chiedere: Hey ma come facevo prima di conoscerla?
Non per niente l'ho conosciuta tramite Gloria...
Beh, è lavorare con queste persone, conoscere vite tanto particolari e personalità così forti, il motivo che mi fa continuare a svolgere il mio lavoro, e non solo, è per persone come tutte quelle citate nel post, che insisto con il mio sistema di lavoro, quel sistema "atipico" che alla "dirigenza" piace poco, ma che a me fa bene al cuore...
Saluti

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