sabato 27 ottobre 2012

Odette, si entra negli "anta"...

Sapete cosa vuol dire avere
quarant'anni? E' esattamente
come ieri, solo che ti fanno
un sacco di auguri...
                                Lorenzo Reschiglian

Ovviamente non sto parlando di me, io i quaranta li ho fatti da un pezzo, ma oggi, per l'ennesima volta e spero per molte molte altre, mia moglie mi ha raggiunto, oggi è lei che fa gli anni, oggi l'altro 34% della mia vita, mette il quattro davanti alla cifra e devo dire che qualcosa è cambiato...

Un salto indietro...

Quando ho conosciuto Odette, lei era la parte sana della coppia, precisa, meticolosa, organizzata ed estremamente posata, proprio l'opposto di me, caciarone, spaventosamente disordinato ed impulsivo al limite della sventatezza... Che coppia mal assortita... Almeno poteva sembrare così e in un certo senso era così per davvero, cosa ci unisse mi è ancora un mistero adesso, stavamo bene e non vedevo come poteva essere diversamente.
Poi gli anni passano, uno stra usato proverbio recita così: Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare...
Ho sempre ritenuto tale proverbio una cagata pazzesca, perché non ha senso, se vado in giro con uno zoppo, l'unica cosa che può accadere è che si cammina lentamente a causa della zoppia del mal capitato, ma, almeno che lo sventurato non mi fratturi a martellate un ginocchio, dubito che passeggiare con lui possa in alcun modo modificare il mio deambulamento...
Ma a parte ciò, se vogliamo intendere che la prolungata compagnia di un'altra persona, possa modificare le abitudini di una delle controparti, allora è vero, noi stando insieme ci siamo modificati a vicenda, niente di trascendentale sia chiaro, ma alcuni angoli sono stati leggermente smussati, altri hanno subito una vera e propria levigatura andando giù di "bastarda"...
Credo sia un'evoluzione naturale, tutti i rapporti sani, quelli duraturi hanno bisogno di limature, non si tratta di manutenzione, la manutenzione si fa alle cose rotte, no, qua si parla di piccoli affinamenti, un pò come la mano dell'artista che da un'espressione a quello che, senza, rimarrebbe solo un pezzo di pietra...
Non si parla nemmeno della tanto vituperata "routine", routine che si vede accollare la maggioranza delle colpe quando un rapporto naufraga...
Povera routine, se non ci fosse lei i divorzi sarebbero molti molti di più, non ci credete? 
Siete degli allocchi!
La routine serve eccome, l'importante è capire cosa "routinizzare", cosa, come e quanto farlo e cosa no, capita questa importante faccenda, tutto il resto è splendido amore.

Quindi, un pò di lima qua, un pò di lima la, arriviamo ad oggi... 
Oggi c'è qualche ruga in più, forse qualche sogno in meno ma tanta buona realtà, oggi qualche piccola concessione alla follia se la permette anche lei, io forse sono un pochino più tranquillo, oggi il mio modo di vedere le cose è più obbiettivo e forse il suo un pò meno rigido, lo stare insieme ci ha sicuramente modificato e la somma, o comunque il risultato è l'altro 34% del mio totale, quella vulcanica fonte di amorose coccole del nostro pupetto...
Cosa ci riserva il futuro non posso saperlo, a volte faccio fatica a capire cosa mi ha dato il presente, figuriamoci se riesco ad immaginare il futuro, ma a dirla tutta non è che mi interessi molto, il futuro intendo, perché un giorno alla volta, finché il fato vorrà, quel futuro arriverà, per poi passare, spero che nel passaggio generi buoni ricordi e altra voglia di continuare, di più non chiedo...
Sono felice?
E' una domanda troppo complicata per sminuirla in un si o un no, posso dire di essere felice secondo lo standard conosciuto ai più, ma che come tutte le cose complesse, il tutto è in evoluzione, un continuo work in progress sentimental/umorale...
Ma rimaniamo ad oggi, questo oggi che spero sia "solo" uno dei tanti ieri seguiti ai domani... 
Oggi la guardo, quella ragazza assennata e precisa al limite dello smorfioso, non c'è più, oggi c'è una donna assennata e precisa al limite dello smorfioso, che però è anche mia moglie e io l'amo così com'è...
Auguri Ody, resta così, resta quella che amo.
Saluti

1 commento:

  1. alle 6 di mattina di una domenica nebbiosa fa bene leggere questo post semplice e denso

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