giovedì 22 novembre 2012

Caricarsi le batterie...

La famiglia è il fulcro,
la base e l'origine della
vita, da essa tutto parte,
tutto cresce e tutto vive.
                              Lorenzo Reschiglian

A volte basta poco, se di poco si può parlare...

Non mi nascondo, è un periodo piuttosto difficile, il lavoro è quello che è, la crisi mi sta sfinendo e al di la di un presente incerto, quello che spaventa di più è la mancanza di prospettive future...
Certo è che essere di umore nero, non aiuta...
Il mio umore tende al grigio, grigio scuro...
Poi succedono cose...
Cose che ti fanno stare bene, anche se alle volte queste cose succedono in "realtà" poco consone allo "stare bene"...
Stamattina funerale.
Il trapassato non lo conoscevo, ma la nipote si, ed è una carissima amica, non sapeva che sarei passato, ma l'amicizia fa fare cose strane, per me andarla a salutare in quel momento era primario, l'amicizia fa fare cose strane, e mi è sembrato assolutamente naturale abbracciarla forte forte, volevo che sentisse che ero li, capisse fisicamente che ero li per lei, è stato solamente un istante, ma mentre eravamo lì stretti, lei mi ha detto: Mi piace come mi abbracci...
Mi ha fatto sentire bene, mi ha fatto sentire uomo.
Uomo oltre la percezione fisica del corpo, niente di fisico "solo" un grande appagamento mentale, cioè l'esser riuscito a trasmettere serenità e presenza, è questo che mi ha fatto stare bene.
L'amicizia fa fare cose strane e vivere emozioni strane...
Questa situazione mi ha ben disposto, forse il resto della giornata non sarebbe stato male...
Più o meno e stato così...
Nel senso che il lavoro non è andato malaccio, eppoi mi è arrivato un messaggio da mia moglie...
Noi andiamo da Dada, passa a prenderci tuo fratello...
Dada è il mio nipotino Davide, il messaggio significa "cena da tuo fratello"...
Io ultimamente sto diventando un orso, faccio fatica ad uscire, mi piace passare tutto il tempo possibile con la mia famiglia e dedicarmi il più che posso al mio pupacchiotto, però anche questo significa famiglia e devo dire che il "peso" si sente...
Ed è un dolce peso...
Adoro il mio nipotino, in un certo senso il suo arrivo ha dato il via alle mie "necessità" paterne, quando ormai quattro anni fa, nel metterlo a nanna lui con quelle sue manine calde, si tenne stretto alla mia mano e si addormentò così, con me incapace di staccarmi da quella morbida presa, rimasi li a guardarlo dormire per un tempo imprecisato, rapito da quel piccolo miracolo della natura... Adesso è una bomba energetica, dinamite allo stato puro, veder giocare lui e il piccolo insieme è qualcosa di profondamente rigenerante, anche se la quantità di energia che scaturisce è paragonabile a quella di un terremoto, anche i risultati su mobili e suppellettili ricorda da vicino un sisma...
Vita pura.
Stasera c'era anche mia mamma, abbiamo cenato e chiacchierato, non è che al tavolo abbiamo trovato la soluzione per i mali del mondo ne si è discusso di quello che succede nel mondo, no, niente discorsi "impegnati" o impegnativi, "solo" voglia di stare insieme, di ridere, e di farlo con quella leggerezza che si può trovare solamente nelle famiglie, quelle famiglie che sono veramente famiglie...
Non che fosse una novità per me, ma anche stasera tornando a casa pensavo:
Sono un uomo fortunato...
Saluti

Nessun commento:

Posta un commento