mercoledì 14 novembre 2012

Sogni o segni?

Si dica ciò che si vuole! 
Il momento più felice di chi è 
felice è quando si addormenta, 
come il momento più infelice di 
chi è infelice è quando si risveglia.
                                         Arthur Schopenhauer

E' un periodo strano, mi capita sempre più spesso di addormentarmi li per lì, un pò dove mi trovo, non è narcolessia è più stanchezza accumulata, così basta che mi rilassi un attimo, chessò sul divano o quando metto a nanna il pupo, e finisco per addormentarmi, tra me e il piccolo sono io quello che si addormenta prima...
Non lo ritengo un gran problema, anzi devo ammettere che quella mezz'oretta di sonno mi risulta profondamente corroborante, oltre tutto addormentarsi e svegliarsi al fianco del mio bimbo da alla vita quel non so che...
Comunque, quello che immancabilmente mi lascia "spiazzato" al risveglio è ciò che sogno...
Sono sogni per lo più confusi, sogni che quasi sempre non lasciano che brevi tracce nella mia memoria, ma alcune volte sono molto molto chiari, quasi reali, sogni che hanno un filo comune, perché quasi sempre rivedo persone conosciute in passato e il contesto è nel passato, lo capisco per come si è vestiti o per le auto e i mezzi che adopero o si vedono, rivivo spesso momenti che hanno punti con situazioni vere, ma la cosa, la sensazione che più mi scombussola, oltre all'incredibile definizione di molti dettagli, è che il tutto mi sembra reale...
Mi spiego...
Quando sogno "normalmente" so che sto sognando, so sempre di essere all'interno di una mia costruzione mentale, tanto che mi è capitato di "pilotare" o mi è sembrato di pilotare, alcune di queste costruzioni oniriche...
Invece, in quei sogni, quelli che capitano durante i sonni rubati, la situazione che vedo è "storica" come ambientazione, ma le sensazioni che vivo sono solidamente attuali e strettamente legate a ciò che vivo da sveglio...
Un piccolo esempio esplicativo, poche ore fa ho messo a nanna il piccolo, siamo lì abbracciati e io gli sto cantando la ninna nanna, si addormenta e io con lui, sogno...
Il sogno vede me a spasso per la mia città, sono in bicicletta, la vecchia bmx che non ho più da almeno 25 anni, incontro o meglio, incrocio persone di quei tempi e nel sogno non li vedo con gli occhi di chi è 25 anni che non li vede, li saluto come si saluta una persona che si frequenta tutti i giorni, il mio pedalare mi porta in luoghi che ora sono profondamente diversi, un bar dove compro un cornetto e poco dopo arrivo in una pizzeria al trancio, mangio in entrami i posti, ma la cosa strana in tutta la situazione "retrò" è che mi sento in colpa per tutto quello che sto mangiando, mi sento in colpa perché sono a dieta, ma non ero a dieta negli anni ottanta, sono a dieta adesso...
Buffo il modo in cui si "muove" la nostra mente...
Se i sogni hanno una qualche utilità, credo che sia quella di tenerci legati alla realtà, come e perché non lo so, c'è sempre qualcosa che mi sfugge, qualcosa che rimane in sospeso...
Una cosa è certa, almeno per me, ed è la sensazione che vivo al risveglio, quei primi istanti dove le due realtà, quella finta e quella vera, si sovrappongono fondendosi in un unica profonda, primitiva vibrazione, una sorta di "reset" emozionale, reset dal quale esco totalmente rilassato e di buon umore...
Strana la psiche umana...
Saluti

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