sabato 17 novembre 2012

Confusione...

E' brutto arrivare alla mia età
per scoprire di non aver capito
niente, ma niente di niente...
                            Lorenzo Reschiglian

Ieri scrivevo di non essere uno che segue le mode, confermo e sottoscrivo, ma se è vero, ed è vero, che non sono alla moda per scelta, non è invece una mia scelta ridurmi a non riuscire a capire niente di quello che succede...
Forse devo smettere di leggere i giornali o di guardare i tiggì, forse dovrei smettere di leggere qualunque cosa e non dovrei guardare proprio niente...
Forse è colpa del mio carattere, normalmente mite e della mia naturale disposizione alla mediazione, meditazione e al dialogo, o forse sono "solo" un coglione...
Propendo, largamente, per l'ultima ipotesi...
Sia quel che sia, rimane il fatto che non capisco...
I politicantacci si spalmano vicendevolmente escrementi in faccia, scambiandosi improperi e accusandosi delle stesse colpe, i "tecnici" guardano divertiti l'escrementizio girotondo e tra una risata e l'altra, tutti insieme appassionatamente, rubano e gozzovigliano con i nostri soldi, ovviamente mentre tartassano noi poveri fessi...
L'economia è una fossa settica senza sfogo, oppure un mazzo di profumati fiorellini, l'occupazione è in crescita anche se i disoccupati aumentano, l'inflazione scende mentre i prezzi aumentano, tutto è bello e tutto o brutto, tutto funziona anche se è irrimediabilmente rotto, le manifestazioni sono pacifiche anche se c'è chi muore, le forze dell'ordine difendono la nostra incolumità sparandoci addosso...
Ripeto, forse sono scemo io, ma c'è qualcosa che non mi torna, forse sono limitato, ma per me il nero è nero e il bianco è bianco e ovviamente so riconoscere anche tutte le sfumature tra un colore e l'altro, ma malgrado questo, continuo a non capire, non so più chi ascoltare, chi ha ragione, chi torto, non so più se guardare a destra o sinistra, non c'è un alto o un basso, sembra che tutto e tutti si siano appiattiti, tutto mi sembra diventato un incasinato tappeto, un tappeto usato per nascondere ogni sorta di immondizia, sollevato solo quando serve nasconderne altra, e altra ancora, mentre noi con passo sempre più incerto, barcollando sopra quella superficie instabile, cerchiamo di andare avanti, avanti contro ogni logica, avanti dimenticandoci del buon senso, quel buon senso che ci dice di nasconderci, di sparire, di non fare nulla e di vegetare nell'attesa di chissà chi o chissà che...
Forse ci abitueremo anche a questo, così come ci siamo abituati al resto prima di questo, dopo tutto anche alla merda non ci si fa più caso, se si sta tutto il giorno in mezzo alla merda, e a noi ci va ancora bene, la nostra merda almeno va in giro con la giacca e la cravatta, puzza lo stesso, ma vogliamo parlare dello stile?
Insuperabile...
Saluti

2 commenti:

  1. sane e oneste riflessioni, ma mai mollare, é quello che vogliono

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    1. Soffio, innanzi tutto grazie, grazie perché so che ci sei, oltre tutto, si capisce che mi segui, o meglio, mi analizzi con seria continuità, per il resto io non mollo, non mollo anche se l'unico motivo che non mi fa mollare è la coerenza, quella coerenza malata che, ogni tanto sfocia in questi sfoghi...
      Grazie.

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