venerdì 16 novembre 2012

Sono fuori... Moda...

Essere al passo coi tempi 
non è una mia priorità...
                                 Lorenzo Reschiglian

Mi sento sempre più spesso fuori luogo.
Ma qualche istante dopo mi chiedo: Mi sento fuori quale luogo?
C'è un luogo?
C'è un fuori?
E se si, c'è anche un dentro?
Dentro dove?
Ma vaffanc...

Sto diventando cinico, nel senso, cinico lo ero già abbondantemente prima, ma adesso esagero.

Riesco a rimanere piacevolmente insensibile di fronte ad un numero sempre crescente di brutte notizie, le vedo, le seguo e me le butto alle spalle come se non esistessero, vedo le alluvioni con il loro morti, vedo gli incidenti con i loro morti, le guerre... E non me ne frega niente, vedo la delinquenza e la politica senza, per altro distinguerle, e non me ne frega niente, vedo la moda, "I-phone", i maxischermi, i mega mini computer, le auto sportive e le moto straveloci, e non me ne frega niente, vedo le vite di tutti questi pazzi, che in quanto pazzi, impazziscono nel tentativo di restare alla moda e non me ne frega niente...
Niente.
Badate bene, non vivo in cima ad una montagna, non sono l'eremita sperso tra le vette e non faccio l'asceta tra le fronde di un salice, vivo in un mondo "reale", svolgo un lavoro "reale" e faccio parte di una famiglia "reale", anche se quest'ultima non ha nulla a che vedere con il sangue blù, è reale nel senso che è vera, non nel senso di corone e castelli...
Mi sembra che tutto sia assolutamente inutile, non inutile quindi da perdere, no, inutile nel senso che è inutile qualunque sforzo per modificare qualcosa...
Sono fermamente convinto di far parte di un meccanismo, meccanismo che funziona certo, ma funziona indipendentemente da me o dalla mia volontà o dalla volontà di chiunque altro, il meccanismo gira grazie alla sua irrefrenabile inerzia e noi non siamo il motore di questo movimento, ma non siamo neanche la "cricca" o il difetto che possa inceppare il meccanismo, siamo solo spettatori del suo costante incedere, spettatori e testimoni ma senza facoltà ne di parola, ne di intervento, siamo immorabilmente inattivi...
Beh, non me ne frega niente, non me ne frega più niente...
Si farà quello che ci sarà da fare, ma lo farò solo per me, per chi interessa a me, tutto il resto rimarrò a guardarlo passare, un pò come stare al balcone osservando una parata che sfila sulla strada, è tutto bello ma quando rientri dal balcone, te ne sei già dimenticato...
Quello che mi serve, quello che voglio e desidero, c'è l'ho già.
Per il resto, bastano gli occhi...
Saluti

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