giovedì 3 marzo 2011

C'era una volta.

Forse gli anni passando, qualcosa lo lasciano, quasi sempre sono cicatrici, ma del tipo che non si vede, perché, stanno dentro di noi, nel nostro io più profondo, non uso volutamente la parola: Anima, per non dare una connotazione troppo "spirituale" al discorso.
Anche perché, ognuno di noi ha la sua personale visione/interpretazione dell'anima.
Queste cicatrici, non sono per forza dovute a tragedie o dolori, argomento che ho intenzione di affrontare, ma più avanti, quando ne avrò meno paura, ma sono qualcosa di "leggero",  il rimorso o rimpianto, C'è chi li accomuna, coppia indissolubile, chi invece li vive agli opposti della stessa opportunità, "meglio un rimpianto che un rimorso"... Che fesseria! non sarebbe meglio, invece, pensare un po di più prima di operare una scelta? Perché dobbiamo sempre, e solo, scegliere tra aver qualcosa da rimpiangere, piuttosto che tenerci un rimorso che ci logorerà la vita? C'è la terza via, l'attesa. Torno a ripetere cose già dette in altri post, prendere tempo, il più per noi, per rallentare la frenesia che sembra dominare le nostre vite, pochi istanti possono fare enormi differenze, fate una prova, la prima volta che capita, scoprirete un universo di possibilità, qualcuno o qualcosa vi ha fatto imbestialire? Bene, non rispondete subito, fermatevi invece, bevetevi un caffè, sfogliate due pagine d'un quotidiano o ascoltate musica, vi renderete conto che, se riuscite a far passare un minuto, avrete la voglia di farne trascorrere un altro e magari tre, forse vi verrà la voglia di sentire la fine della canzone che avete deciso di ascoltare, vi accorgerete, se siete fortunati, che non solo la calma è tornata, ma addirittura non ci sarà più una memoria precisa di ciò che vi aveva fatto infuriare... Miracolo? Boh! può darsi, o forse è solo buon senso, perché io credo che se riuscissimo a far riaffiorare l'istinto primordiale, non torneremmo ad essere dei cavernicoli, no l'istinto primario, per me, è quello che ci farebbe tornare consapevoli dell'unicità della  nostra vita, mettendoci al riparo da ciò che le risulterebbe dannosa. Forse, vivremmo meglio. Forse...                                                   
Saluti.  

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