sabato 11 agosto 2012

Un tram chiamato... Tram...

La guerra dei sensi...
Ma ha ancora un senso?
L'ha mai avuto un senso?
Freud era un peracottaro?
                                      Lorenzo Reschiglian

Da che qualcuno ha cominciato a "sondare" l'intricato labirinto che è l'universo mentale, da quando qualcuno si è preso la briga di classificare tutte le diverse "turbe" che sviano dalla normalità, ammesso che una "normalità" esista, insomma, da quando il buon Sigmund ha cominciato a scodellare pensieri, la vita è diventata un vero manicomio...
Però, penso che la "competizione" tra uomo e donna, sia cominciata prima, molto molto prima, e la competizione non è mai stata, ne corretta, ne giocata con le stesse modalità, cioè, le strutture matriarcali, piuttosto che patriarcali, non si sono create ed evolute con le stesse modalità in tutto il mondo, infatti molto hanno giocato sia le realtà "locali", sia le ubicazioni territoriali, tanto per capirsi, se le popolazioni erano nomadi solitamente la struttura era matriarcale, ma con le donne "attive", nel senso che era l'uomo quello che doveva procacciare il sostentamento, ma le donne montavano e smontavano il campo e amministravano tutto l'ambaradan, se invece la popolazione era stanziale le possibilità aumentavano, spesso rimanevano matriarcali perché comunque l'uomo serviva solo per la caccia, mentre la donna coltivava e amministrava, era raro ma capitava pure di avere società "miste" cioè senza leader riconosciuti, e funzionavano pure! Almeno fin quando non è subentrata la discriminazione... Le società patriarcali erano molto più rare, perché già nell'antichità si era capito che gli uomini vanno benissimo quando devono andare a caccia, vanno bene quando impegnati nelle coltivazioni, vanno così così quando servono per la procreazione, ma sono dei veri disastri quando devono amministrare...
Da sempre gli istinti che governano l'uomo, sono quelli fisici, competitori e sostanzialmente violenti e guerrafondai, mentre le donne, soprattutto quando ricoprono ruoli importanti, sono più riflessive, più dedite al dialogo e alla mediazione, ma sono anche più macchiavelliche ed esageratamente vendicatrici...
Poi, i secoli passano le abitudini, le necessità cambiano, la vita e l'amministrazione di questa vita, obbligano grandi cambiamenti, nascono e vengono riconosciuti lo stress e le nevrosi, di conseguenza arrivano gli strizzacervelli, quelli buoni che cercano le risposte, tutti gli altri che cercano clienti da spolpare, in definitiva la vita perde quella sua aura di semplice soddisfazione tra domanda e offerta, e diventa la complicata e devastante porcheria dei giorni nostri...
Bada bene, la colpa non è dei vari strizzacervelli, ma del singolo, dell'omino che non è più capace di accontentarsi e nella spasmodica ricerca dell'affermazione, esce di testa...
E io?
Io non sono un carrierista, non lo sono mai stato e francamente non mi interessa sapere se in casa i pantaloni li porto più io o più mia moglie, quando c'è un problema, mi viene più facile trovare la soluzione piuttosto che il colpevole, sono egocentrico, questo si, ma trovo che il mio egocentrismo sia più funzionale che mentale...
Eppoi, non sento il bisogno di "dominare" nella vita domestica, anzi, ci sono situazioni dove l'intraprendenza non solo me l'aspetto, ma mi farebbe veramente piacere, soprattutto nel "menage" di coppia...
Questa mia ricerca di attenzioni e coccole, mi rende meno "uomo"?
Eeeee, va beh! Chi se ne impippa, io sono così...
Saluti

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