martedì 5 aprile 2011

Eppoi dicono che c'è crisi...

La borsa va su e giù, come un ascensore impazzito, l'investitore può passare dal trovarsi, megaspiaggiato, mojito in mano, ricco sfondato, due secondi dopo, megaspiantato, niente in mano, culo sfondato...
Le banche sono passate dal far credito a cani e porci, soprattutto porci, al non dare un centesimo, se non dietro presentazione del Santopadre come garante.
Come ovvio contraltare, le finanziarie, spuntano come funghi con promesse di facili crediti per chiunque, dai nulla tenenti ai nulla sergenti, dai protestati ai protestanti, dagli homeless alle omelett, ovviamente senza garanzie, non hanno paura dei ladri, sapete com'è, tra colleghi...
L'industria cola a picco, sorci compresi, l'agricoltura cola a picco, pantegane comprese,  il terziario cola a picco, ratti compresi, l'artigianato cola a picco, topi compresi, la tivù cola a picco tope comprese...
Vogliamo parlare di tasse? Una volta le tasse erano semplici, ingiuste, esagerate, malviste e pomposamente balzellose, ma semplici, quanto grano hai prodotto? Mille, bene, quanto ti serve per campare? Cento? Bene, le tasse ammontano a 910! Ma non me ne resta abbastanza per vivere! Bene! Così non ingrassi e non ti viene il colesterolo!
Adesso le tasse sono diventate, oltreché, ingiuste, esagerate, malviste e pomposamente balzellose, anche fumose, false, incomprensibili ma soprattutto subdole, già perché si nascondo dietro nomi, sistemi e trovate, che all'apparenza non sono riportabili alla tassa che invece vanno a soddisfare, il caso più eclatante? Le "accise" sui caburanti.
Cominciamo col chiederci: Cosa sono le accise? Per accisa si intende un imposta sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo, chiaro vero? Più o meno... Per noi impoveriti mortali, basti sapere che sono soldi in più che buttiamo via, se a questo aggiungiamo che alcune voci, di queste accise sono talmente vecchie da fregiarsi ancora del "reggio decreto" la burla è completa...
Però, malgrado tutto questo e mille altre cavolate che direttamente o indirettamente, ci prosciugano portafogli e vita, è evidente che la crisi non esiste, i giornali le tivù, raccontano solo panzane per farci vivere nell terrore di una depressione che non esiste, siamo tutti benestanti, ricchi magari no, ma benestanti, ne è prova il fatto che molte località turistiche sono già "complete" e siamo solo all'inizio di Aprile!
La convinzione che la crisi non esiste, per me, è stata definitivamente avvallata dopo aver letto Questo edificante articolo, leggetelo anche voi, poi prenotate tranquilli le ferie, tanto in qualche maniera, ci si arrangerà.                 
Saluti.

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