venerdì 22 aprile 2011

I creatori, non hanno colpe...

La storia dell'umanità, in generale, del "religionesimo" in particolare, è disseminata di sapidi episodi di violenza, i più perpetrati per vendetta o ritorsione, partendo dalla cacciata di Adamo ed Eva dall'eden, per finire alle guerre "pacificatorie" odierne, il genere umano ha sempre trovato modi creativi e divertenti ma sostanzialmente inutili, per prendersi a pistolettate. 
Il "bello" delle guerre, è che sono democratiche, probabilmente sono l'esempio migliore, se si vuole dare una definizione di democrazia. Perché? Perché nessuno vince e tutti perdono, perché quando raccogli i pezzi di qualcuno, difficilmente stai a chiederti se era ricco o povero, se stava tra i "buoni" o i "cattivi", anzi, se sei un appassionato di puzzle, scoprirai che una "salma" si può ricomporre, anche con pezzi provenienti da "donatori" diversi...
Per fortuna ci sono le bombe intelligenti, bombe che mentre raggiungono l'obbiettivo, leggono Focus, studiano algebra e danno esami di stato, alla fine esplodono solo perché non hanno un parente al Ministero... Ma per quanto una bomba sia intelligente, il bottone che le fà partire è schiacciato dall'idiota di turno...
La modernizzazione delle guerre, ha portato altri nuovi benefici, una volta, quando le bombe erano ignoranti, si giocava la carta dell'abbondanza, si bombardava a "tappeto" veniva raso al suolo tutto, non rimaneva niente di più alto d'un puffo (alcuni politici odierni, si salverebbero, per questi ci vuole il bombardamento a tappetto) oggi si usa la tecnica del "surgical strike" Ovvero, poche bombe, lanciate con precisione chirurgica (minchia che bisturi!) per distruggere solo obbiettivi sensibili... La crisi è una brutta bestia, le bombe costano...
Come andrà a finire, non è importante, questa come tante altre guerre, passerà in secondo piano, perderà le prime pagine dei quotidiani, lasciando il posto ad altro, chessò, un'altra guerra, l'ennesima lite tra parlamentari, le farneticanti ritorsioni tra guerreggianti e guerreggiati,  l'ennesima festa arcorea o il vincitore dell'isola dei famosi...
Tutto questo ambaradan, un risultato lo produce, il nostro lento ma graduale, disinteresse, diventeremo sempre più refrattari al discorso, poi quando "finalmente" non ci interesserà più, i vari "eserciti" liberati dalla medianicità dell'evento,  torneranno a massacrarsi senza dover preoccuparsi d'essere fotogenici...             
Saluti.

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