domenica 28 agosto 2011

E che palle!!

In America, tutti aspettano l'uragano Irene...
Nell'attesa l'attività ferve frenetica, tutti ad abbellire le case mettendo tavole di legno sulle finestre, sigillando fessure, buchi e camini, a riempire i frigoriferi e in coda per comprare pile, generatori, candele e sacchi di sabbia, tirando una bella botta alla stagnazione economica, per i più fortunati, quelli che hanno il rifugio antiatomico, è stata l'occasione per far giù la polvere e fare il "giro" delle scadenze...
Insomma, la "macchina" organizzatrice, si è mossa con tempestività, avvertendo con largo anticipo del pericolo e delle eventuali conseguenze...
Certo, il ricordo del disastro in Louisiana, con l'uragano Katrina, è ancora presente, all'epoca il Presidente Bush, venne pesantemente criticato, un po per la scarsità informativa prima dell'arrivo, poi per la lentezza e l'inadeguatezza, degli interventi e dei soccorsi...
Quindi come già detto, tutti quelli che rimangono in città, si arrabattano per prepararsi al meglio, invece chi può, se ne va, per ritornare dopo l'eventuale disastro... 
Però Irene arriva in ritardo, sarà un uragano, anzi un uragana, al femminile, e si sà, le donne si devono far attendere...
Ma nell'attesa, lei, ha perso un po di gioia, di smalto, di energia, e per contro, anche chi l'attendeva, sè fatto prendere un po dallo scazzo, quindi, quando finalmente è arrivata, malgrado le grandi aspettative, la delusione è stata tangibile...
Niente disastro.
Qui e la qualche allagamento, un tetto scoperchiato, due o tre alberi sradicati e poco altro, inutile dire che la popolazione, ha tirato un sonoro sospiro di sollievo, uscendo a festeggiare per le strade lo scampato pericolo, quella popolazione che tanto ordinatamente si era preparata al peggio, ha potuto sfogare la tensione accumulata, giocando tra le pozze, tutti ben contenti di come siano andate le cose...
Tutti.
Tutti?
Beh, proprio tutti tutti no...
Qualcuno si lamenta lo stesso, qualcuno che il disastro lo voleva, probabilmente per avere qualcosa su cui lamentarsi, per gettare il sangue delle eventuali vittime, in faccia al Presidente, ma "purtroppo" per loro, niente disastro, allora che fare?
Semplice! Basta girare la frittata, non c'è stato il disastro? Bene, allora lamentiamoci della "troppa  cautela" o del "allarme eccessivo"... E di chi è la colpa?
Ovvio!
Sempre e comunque di Barak Obama!
Allora, io capisco, sei un detrattore, fai parte del partito all'opposizione e Obama non ti piace, allora dico io, non "cercare" balle, calcati l'ennesimo Stetson in testa e mentre dai l'ennesima speronata ai fianchi, parla chiaro, di quello che voi cavernicoli pensate da sempre: "Vattene maledetto negraccio, la casa bianca, si chiama "bianca" mica per far svernare i baluba!!"...
Non sarà "politicamente corretto", ci vuol poco a capirlo, ma per una volta almeno, dareste voce ai quei pochi e malsani neuroni che avete nelle vostre testacce vuote! 
Razzisti si nasce, e si sà, la mamma dell'ignoranza è sempre incinta!
Saluti.

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