lunedì 29 agosto 2011

io e le...

Donne...

Prima parte: L'età stupida.

Alti e bassi è un poco riduttivo...
Vette e orridi è più appropriato...

Per me le donne sono state, e sotto certi punti di vista lo sono ancora, esseri misteriosi...
Perché per molti anni, ho visto nelle mie partner's, solo il necessario... "lavorando" al raggiungimento dello stesso, assolutamente poco curante degli effetti che questo comportamento potesse avere sulla controparte, mi spiego, anche se forse non ce ne bisogno, il bersaglio da raggiungere era, l'interno mutanda della mal capitata di turno, cosa dovessi o potessi inventarmi per arrivarci, non era importante, ancora meno mi interessava sapere che fine facevano dopo, poi l'idea che queste potessero aver "mosso" dei sentimenti nei miei riguardi, non mi passava neanche per la testa...
Ma come ben sappiamo, il tempo gioca contro di noi.
Quindi prima o poi, sbatti la faccia contro la tua pochezza...
Solitamente quando credevi d'aver raggiunto un certo grado di controllo, come se tutto si potesse controllare...
Allora ti trovi solo.
Non c'entra quante persone hai in giro, con quante parli, lavori, vivi e vai a letto, sei solo, ero solo.
E arrabbiato.
Quindi tutto comincia a sfaldarsi, la vita i sentimenti le convinzioni i sogni, si sciolgono tra le mani senza che mi riesca di trattenere qualcosa...
Nessuno ti capisce.
Nessuno ti ascolta.
Nessuno a cui dare la colpa.
La colpa.
Già, perché ancora non avevo capito a chi dare la colpa di tutto questo...
Ma la risposta arriva, e non mi fu di grande aiuto scoprire che ero io, capisci chi è il mandante di tutto e capisci pure che sei la persona meno adatta ad aiutarti...
Allora ho fatto quello che fanno tutti in questa situazione...
Droga, alcool, farmaci e psicoanalisi... Per me non erano soluzioni praticabili, sono un dannatissimo egocentrico, sono, devo essere in grado di arrangiarmi...
La sorte mi viene in aiuto, vengo mollato dalla morosa, si era giustamente stufata del mio caratteraccio e ancor di più della mia scarsissima fedeltà, che fortuna... Certo allora non la pensai proprio così, anzi... Ma questo distacco, fu solo il primo di una lunga serie, continuata, dopo appunto la morosa, dal lavoro e da un nutritissimo numero di "amici" che a parole si professavano inamovibili, ma volati via, come foglioline secche, alla prima brezza di cambiamento, cambiamento innescato, guarda il caso, proprio da una donna, una di quelle da me peggio trattate...
Stefania.
Una ragazzina, 50 chili col cappotto, eppure fu lei a tirarmi la più sonora mazzata mai ricevuta prima...
Come fece?
L'amore.
Incondizionato che aveva per me.
Amore che io avevo totalmente ignorato, anzi, sfruttato a mio gioco per approfittarne...
Parlammo, era strano, la conoscevo da anni, eppure non avevamo mai parlato, o meglio, lei aveva sempre parlato così, ma a me non interessava stare ad ascoltare, quando lo feci, le parole che sentii, mi demolirono, il peso e la potenza del dolore che avevo procurato, mi schiacciò lasciandomi senza fiato, ascoltavo inebetito e per la prima volta mi sentii sporco e vigliacco, non riuscii a dire una parola, lei non se ne aspettava, da me non aveva mai preteso niente, al mio silenzio fecero eco le ultime parole che mi disse prima di andarsene: mi hai fatto male, tanto male, ti sembra giusto? Cosa ti ho fatto io? 
Già, cosa mi aveva fatto? 
Mi aveva regalato i suo cuore, che sciocca...
Io l'usai come una salvietta usa e getta... Che idiota...
Ero arrivato al, così detto, fondo del barile.
Questo mi permise di fermarmi, e ricominciai a guardarmi intorno, con una consapevolezza in più, e con una necessità in più, quella di capire, voler capire, voler capire sinceramente e totalmente, le persone sul cammino...
Ascoltare, non sentire, ascoltare e capire...
Saluti.

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