venerdì 5 agosto 2011

Vi ho mai detto che mi piace mangiare?

Quindi, quasi inevitabilmente, mi piace cucinare...
Ma non è che si nasce imparati, e io non lo nacqui...
Però, lo "svezzamento" fu rapido e assolutamente necessario...
Perché mia mamma, non è mai stata una cuoca provetta...
Mettiamola così, la cucina mediterranea è da sempre la migliore dell'universo, adesso che è conosciuta e "codificata" in tutto il mondo, tramite centinaia di libri e compendi che pubblicizzano, invogliano l'apprendimento e magnificano le doti di tale alimentazione.
Ma non è sempre stata così, Perché il tutto è iniziato raccogliendo le ricette della cucina popolare, cucina incredibilmente povera e semplice, che nel tempo è cresciuta, maturata, arricchita e affinata diventando il miglior esempio di Italianità nel mondo.
Io sono un curioso, da sempre, e questo non è male perché mi permetteva di non annoiarmi, mentre "seguivo" l'operare dei "cuochi" più o meno titolati con cui ho avuto a che fare, oltre alla curiosità, c'era anche la ben più dannosa "sperimentazione", dove, provetto Marchesi, univo pietanze alla "ricerca" di nuovi sapori... Spessissimo con risultati catastrofici, ancora adesso ricordo, con orrore, una padellata di fagioli borlotti con cipolle di tropea e banane... Se vi par brutto già l'abbinamento, non vi dico il sapore...
Ma tra prove ed esplosioni, e dopo aver messo mano a qualche libro, un po di conoscenza mi rimase sotto le unghie.
Le prime vere esperienze di cucina le ho durante il servizio di leva... L'esercito, una realtà che affronterò con alcuni post dedicati, più avanti, adesso rimaniamo in cucina, chi non ha sentito parlare della cucina militare, leggende che riportano di derrate tanto vecchie da essere sbarcate direttamente dall'arca di Noè, cucinate in luoghi dismessi dal demonio, utilizzando tecniche prese dal libro dei Borgia: "101 ricette definitive con la cantarella"
Avete presente? Beh, non sono proprio leggende... Non tutte...
Perché surgelati vecchi di decenni, li ho visti, cucinati e mangiati veramente, sono qui a scriverlo, quindi proprio male non è andata, ed è vero che le cucine in caserma, non sono dei luoghi bucolici, benché io mi ci sia divertito parecchio, direi che il problema più grosso è la totale mancanza di voglia degli addetti cucinieri, uno di questi, aveva delle teorie tutte sue, ve ne riporto una: "la minestra più cuoce più è buona" diceva rimestando orgogliosamente in un pentolone, poi mi disse: Vieni ad assaggiare questa, l'ho messa a bollire durante l'ultima incursione tedesca del 1945... Con apprensione mi avvicino alla marmitta fumante, e scopro come in natura si forma il petrolio... Ma questa è un'altra storia, come già detto, la mia "carriera militare" avrà dei post dedicati.
Comunque finita la naja, e per un lungo periodo successivo, non feci nulla di più complicato di una spaghettata, poi, ci furono due fatti che cambiarono radicalmente la mia "percezione" culinaria, la prima fu che andai a convivere, ma la totale inettitudine della tipa di allora, mi riportò ai fornelli, la seconda fu l'incontro con un cuoco vero, il grande Mario, un tipo strano, tanto stanco e deluso dalla sua professione, quanto capace e coinvolgente, coinvolgente al punto che, dopo brevi conciliaboli, apriamo una "società" e prendiamo in gestione un ex circolo poi ex trattoria, che con noi diventa Ristorante...
Adesso a distanza di anni, posso dire che non fu un periodo facile, anche se mi divertii moltissimo e ho ricordi bellissimi, però non fu tutto rose e fiori, perché lui da buon cuoco quale era, era anche un incredibile "individualista" cioè, non ti insegnava un tubo, "tu guarda e non fare troppe domande" diceva, oltretutto avevamo caratteri diametralmente opposti, tanto negativo e pessimista lui, anche se preferiva dire "realista", io allegro, ottimista e propositivo, lui mi definiva "leggero e poco serio" e forse, allora, non aveva tutti i torti...
Il nostro "idillio" durò quasi tre anni, poi per motivi non direttamente correlati all'attività, (leggi mia uscita di testa), la società si sciolse.
Malgrado i caratteracci, qualcosa, (molto) lo imparai, il resto è arrivato tramite i già citati libri.
Adesso sono un felice cuoco "domestico", mi diverto a cucinare per i famigliari e gli amici, e tanto mi basta.
Per il Link, ringrazio me... Grazie... Prego è sempre un piacere...
Saluti. 

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