martedì 3 luglio 2012

Nubi di ieri sul nostro domani odierno... (cit)

Da oltre mezzo secolo i bambini, 
ragazzi e i giovani vengono obbligati 
a starsene seduti, tra scuola e compiti, 
circa otto ore al giorno, e che, alla 
fine dei loro corsi di studi, a qualsiasi 
domanda culturale, il loro sguardo 
vaga smarrito o si esprime in un “boh!”
                                                         Silvano Agosti

Ma secondo voi, si ricordano meglio le cose buone o quelle cattive?
Ci ricordiamo tutti il primo bacio? La prima sberla? Il primo due di picche o la prima "cilecca" a letto?
E ricordare queste cose, vi fa ridere, vi imbarazza? O non ci pensate proprio?
Qualcuno tempo fa disse: Non si può vivere di soli ricordi...
Sarà vero?
Oppure il tizio era un tale miserabile e insoddisfatto della propria esistenza, tanto da non volerla ricordare minimamente?
Si?
No?
Ma però...
Ma si può guardare ottimisticamente al futuro, senza aver ben presente quello che è stato nel passato?
Forse che si e forse che no...
Un'altro genio disse: Voglio ricordare tutti gli errori che faccio, non per evitare di ripeterli ma per farne sempre di nuovi...
Eeee, se vabbè...
Ma la coscienza comune, non nasce proprio dall'interazione occasionale tra le particelle (uomo) nel continuum spazio (vita) e l'ubicazione fisica (ambiente)?
Cioè, noi saremmo quello che siamo, senza essere quello che siamo stati?
Mumble mumble mumble (che per chi non lo sapesse e l'onomatopea del pensare)...
Eppoi, è proprio così sbagliato sbagliare?
Se Alfred Nobel non avesse giocato con le miccette?
Se Alexander Fleming avesse lavato i piatti?
Se Issac Newton si fosse seduto sotto una pianta di cachi?
La vita sarebbe la stessa?
La domanda: Per andare, dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? E' plausibile se non sappiamo neanche da dove siamo venuti?
Io diffido sempre di chi ha una risposta per tutto...
Preferisco chiacchierare con chi ha sempre una domanda in più...
Non è una questione di intelligenza, ma di sopravvivenza...
L'esperienza o le esperienze, sono da considerarsi sempre e comunque materiale condivisibile?
L'egoismo, come espressione di se stessi, è sempre e comunque deprecabile?
Un sincero egocentrico e meglio o peggio di un altruista ipocrita?
Forse non c'è una risposta per tutto, e forse è meglio così, storicamente i saputelli finiscono male, anche quando sono "armati" delle migliori intenzioni rischiano sempre di finire inchiodati su una qualche croce...
Sento i soliti secchioni in fondo alla classe che borbottano...
Dannate pentole di fagioli, mai che gli vada bene qualcosa...
E a voi?
Saluti

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