sabato 7 luglio 2012

Tu chiamale se vuoi...

Essere pronti e disposti ad
emozionarsi è già di per se
un'emozione irrinunciabile
                              Lorenzo Reschiglian

Ci sono emozioni che per loro stessa natura, sono devastanti...
Ma poi, alla fine, cos'è una emozione?
Banalmente si potrebbe dire: L'emozione è qualcosa che non ti aspetti, in un modo che non ti aspetti, da qualcuno o qualcosa che non ti aspetti...
Banalmente...
L'emozione è, un sussulto del cuore...
L'emozione è, un malessere, buono e sano, di cui non si conosce l'origine...

C'è un lato positivo delle emozioni, la loro estrema democraticità, non solo perché tutti si possono emozionare, ma soprattutto perché l'emozione è personale e la sua potenza è direttamente o inversamente proporzionale a chi la vive, nel senso che non è possibile che un'emozione possa essere vissuta da due persone nello stesso modo, mi spiego, dieci o cento o mille persone, messe di fronte a qualcosa di emozionante, vivranno quell'emozione ognuno a modo suo, con un range che va dal vitale all'indifferente senza soluzione di continuità...

Giusto o sbagliato che sia, le emozioni sono così, ad ognuno le proprie e ognuno con la sua "interpretazione" di taluna o talaltra emozione, in un furioso e disordinato carosello di vibrazioni...

L'importante è non spegnersi, non chiudersi in se stessi per paura di vivere un'emozione, anzi, bisogna tenere il cuore in continuo allenamento per renderlo forte e solido e per prepararlo a "resistere" ad emozioni sempre più forti, soprattutto a quelle emozioni che non ingrossano e nutrono il cuore, ma che rischiano di fermarlo, di romperlo, di farlo sanguinare...

L'idea fa paura?
Mi fa più paura l'idea di non emozionarmi più...
Saluti

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