venerdì 20 luglio 2012

Ore 04,25... Papààà...

Quante declinazioni può avere 
l'amore?
Forse è proprio per dare risposta 
a questa domanda che secoli fa
fu inventata la parola: Infinito...
                                                        Lorenzo Reschiglian


L'amore, l'essere innamorati e amare, fa stare bene, penso che nessuno possa obbiettare qualcosa, certo, è anche vero che amare e soffrire sono le due facce della stessa medaglia, cioè, credo che non si possa amare profondamente se non si è pronti a soffrire, la dove soffrire si intende la condivisione dei dolori che possono accadere all'uno o all'altra parte della coppia, non esclusivamente per il dolore che il partner ci può cagionare direttamente, ma più probabilmente per i dolori di riflesso che vivono, per esempio, la persona che amiamo soffre per un qualunque motivo, inevitabilmente ne soffriamo pure noi, è assolutamente normale, almeno, è normale se l'amore è vero...
In una famiglia, tutte queste emozioni sono amplificate al massimo...

Racconto di una notte non del tutto "normale"...

Premessa.
Mi capita durante la notte di alzarmi per controllare il piccolo, vuoi per un rumore, vuoi per un lamento, vuoi perché è quanto di più importante ho al mondo, vuoi quel che vuoi, ma capita che mi alzo, vado a guardare, gli rimbocco la coperta o sistemo l'orsacchiotto, a volte durante il sonno, i miei sogni scivolano verso la realtà del risveglio accompagnati da un suono fioco, che piano piano diventa più forte e distinguibile, papà... papà... papà...

Ore 04,25... Papà...

Mi alzo, accendo la lucetta e mi giro a guardare...
Cosa c'è biscotto? (mi piace chiamarlo biscotto...)
Papà...
Sono davanti a lui, lo accarezzo, dimmi biscotto...
Papà mano... Vuole che gli tenga la mano mentre si addormenta, lo coccolo un pò e mentre lo tengo per mano canticchio una ninna nanna, si rilassa e quando mi sembra che si sia riaddormentato, torno anche io a letto...

Ore 04,45... Papà...

Torno di la, nella luce fioca vedo spuntare due manine e un orsacchiotto...
Cosa c'è biscotto? Devi fare pipì?
No, papà io nanna tone... (vuole venire nel lettone)
Lo prendo in braccio è caldo e coccoloso, mi abbraccia forte e mi da dei bacetti, ci accoccoliamo nel lettone, lui è un pò agitato, quindi io e Odette lo coccoliamo, lui mi prende la faccia tra le manine e si appoggia un pò a me e un pò a lei, passa qualche minuto poi sento che comincia a rilassarsi, il respiro si fa sottile e regolare e poco dopo sta dormendo profondamente, io e Odette ci teniamo per mano e così tutti abbracciati ci addormentiamo...
Sono le 08,20 quando apro gli occhi, quello che vedo è amore puro, Odette è girata verso di me, ancora dorme, ha una mano allungata sul pancino del piccolo, lui dorme come un sasso e per quanto piccolo è messo in modo tale che occupa tutto il letto, è lì a pancia in su e ha una manina sul viso di mia moglie, è bello quello che vedo, non vorrei alzarmi, vorrei quasi che il tempo si fermi così, non ho nessunissima voglia di andare via, ma sono in ritardissimo quindi mi alzo, giro in torno al letto, bacio Odette che socchiude gli occhi, le dico: Io vado, lei che non ha presente che ore sono mi risponde: Non ci prepari la colazione? E' inutile risponderle, si è già riaddormentata, il pupo nel frattempo si è girato, adesso è perpendicolare ai cuscini e i suoi piedini sono sul fianco di Odette, che fenomeni... 
Scendo, mi lavo e vesto, sto per uscire quando sento:
Dov'è mio papà?
Si è svegliato...
Non posso andare via... Salgo, il sorriso che mi fa, vale qualunque ritardo, mi sdraio vicino a lui, lui mi dice un ciao talmente dolce, che lo mangerei tutto, siamo occhi negli occhi, mi chiede:
Tu vai via?
Si, papà va a lavorare...
Poi torni?
Si che torno, per la pappa...
Mmmm, si... io bacio...
Lo bacio e mi alzo, ma perché devo andare a lavorare?
Scendo con lui che mi fa ciao ciao con la manina e mi manda i bacetti...
Adesso mi esplode il cuore e muoio secco!
Dio quanto lo amo...
Il resto della giornata è stato soltanto l'inutile passare del tempo che mancava per tornare a casa...
Saluti

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