martedì 6 dicembre 2011

Altre vite.

Le donne nascono mamme,
gli uomini, se crescono, 
possono diventare papà, ma 
serve parecchia fortuna...
                                   Lorenzo Reschiglian


Stamattina, chiacchieravo con una persona per me molto speciale, l'amica Tamara, che sempre gentilissima, chiede informazioni sul pupetto, io ovviamente parto a raccontare le ultime peripezie del piccolo terremoto, le dico come sia bello stare semplicemente a guardarlo mentre gioca o come stia attento quando gli "spieghi" le cose...
Lei ascolta sorridente e mi dice: Con i bambini, ci vuole pazienza...
A questa sua affermazione ho risposto così:
La pazienza è figlia della volontà, la volontà condivisa d'avere figli... 
Mi spiego, sono un papà felice, e lo sono perché la "scelta" di avere figli è stata comune fin da subito, volevamo un bimbo e questo bimbo doveva essere un dono reciproco dell'amore che ci unisce, solo così un bambino diventa figlio e solo con questa consapevolezza due persone diventano genitori.
I bambini devono essere figli dell'amore, perché è nell'amore, quando è vero e profondo, che naturalmente sorge l'esigenza al concepimento, e nell'amore li si deve accogliere, amore non solo genitoriale, ma anche, amore per l'idea stessa di cambiamento che la nascita di una nuova vita, inevitabilmente imporrà, forse il segreto è tutto qui, un po di consapevolezza in più, un figlio lo si fa in due, ma con un fermo e solido intento comune.
Purtroppo, non sempre è così, come ho scritto un po più su, le donne nascono mamme, e ci credo fermamente, invece troppo spesso il lato maschile del concepimento, cede sotto le pressioni femminili e accontenta, non convinto, la controparte...
Una mancanza di palle dai possibili effetti devastanti.
Perché è vero che ad alcuni dei papà "forzati", scatta il vero istinto paterno solo quando si trovano faccia a faccia con il pupo, ma scatta e vi assicuro che diventano dei super papà, ma gli altri?
Gli altri, se va bene rimangono passivi, che sembra poco, ma è molto meglio dell'indifferenza e l'indifferenza, per quanto brutta, è meglio della stupidità, degli abusi, per non parlare della violenza...

Mentre parlavamo guardavo Tamara, e vedevo il desiderio nei suoi occhi, ma non ero io il motivo, dietro quello sguardo, compito, sorridente e vitale, cercava di esplodere la sincera necessità, la profonda, totale e assoluta voglia di diventare mamma...
So per certo che quando sarà, e spero per lei sia molto molto presto, diventerà una mamma fenomenale, ne sono assolutamente certo.
Coraggio Tam.
Saluti. 

1 commento:

  1. grazie caro pensatore per le belle parole.....mi hai colpito con la tua minuziosa e scorrevole prosa....hai toccato aspetti reali ma non sempre visibili della natura umana....hai infatti letto nei miei occhi una grande verità.......la speranza è sempre l'ultima a morire.....che sia per questa o per una futura vita..... ;)
    Un bacio
    Tamara

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