lunedì 26 dicembre 2011

Ma guarda un po...

Il fine dello studio dell'economia
non è acquisire una serie di soluzioni
bell'e pronte per i problemi economici, ma
imparare a non lasciarsi ingannare dagli economisti.
                                     Joan Robinson


Leggetevi questo bell'articoletto... Link

Consumi, mai così male, dato peggiore dal 2000...
Ma dai!?
Caspita, vuoi dire che l'italiota medio, ha finalmente capito che non ci sono più soldi?
Forse forse, era ora, anche se, leggendo tra le righe, un rompi come me, vede anche qualcos'altro...
Un esempiello. Gli idioti italici, appunto gli italioti, sembra abbiano risparmiato su tutto tranne che nell'acquisto degli "smartphone"...
Sappiamo tutti cosa sono gli smartphone?
Bene.
Lo sapete che il 94% dei possessori dei suddetti "telefoni evoluti", non useranno praticamente mai le funzioni "evolute" del loro apparecchio, limitandosi, per manifesta incapacità, a fare poco più di ciò che avrebbero fatto con un cellulare "vecchio"?
Eppure, è così, oggi lo smartphone vive grazie all'effetto "oggetto di cult che dimostra uno status", un po come qualche anno fa, lo fu il navigatore satellitare, tutti lo volevano, non si poteva vivere senza, improvvisamente tutti dovevano andare ovunque e nessuno si ricordava più una benché minima strada...
Lo comprò anche un mio vicino di casa, un modello fantastico, schermo gigante, cartografia mondiale, ricerca vocale dell'indirizzo, aggiornamenti automatici, possibilità di collegamento con altri dispositivi "intelligenti", telefono con viva voce e altre decine e decine di funzioni incredibili...
Vi chiederete: Mbhè, cosa c'è di strano?
Niente, senonché, il fatto che questo mio vicino ha montato tutto sto ben di Dio, su una Fiat 600 vecchia di 10 anni, che ha al suo attivo, ben, e dico, ben 11000, ripeto, undicimila chilometri, vuol dire, poco più che mille chilometri all'anno! Ha ancora su le gomme originali!
Quando io, parecchio stupito e ancor più incuriosito, chiesi al sessantanovenne "pilota", lumi su tale scelta, a mio avviso, poco utile dato che l'auto veniva usata solo sul tragitto, casa negozio, negozio casa, il vegliardo, guardandomi come fossi un mentecatto, disse: Non si sa mai...
Non si sa mai, che stupido sono...
Ma torniamo all'articolo, calano i consumi anche per il cibo... L'articolista, imputa la cosa ad un rinnovato interesse per i prodotti genuini e quelli locali, che si sà, costano meno...
Secondo me, all'italiota medio, del locale e genuino, non gliene frega una beneamata fava! La verità è che si è trovato di fronte a prezzi impossibili da sostenere, quindi non si è potuto permettere tutte le varie porcherie che saltano fuori solo sotto le feste, Patè, mousse e tutte le varie schifezze gelatinose, tutte quelle preparazioni gastronomiche tristi e indigestamente misteriose che mai ci sogneremo di comprare normalmente, ma che diventano irrinunciabili in questo periodo dell'anno, ma quest'anno, di soldini ce ne pochi e quei pochi non valgono un tubo, e così, addio "canapè"...
L'articolo si chiude con una raccomandazione, ve la riassumo: siate furbi/fantasiosi ai fornelli, così non butterete via nulla di quel che avete avanzato, perché non è periodo di sprechi...
Già, perché malgrado la diminuzione della spesa totale, sembra che comunque un quarto di ciò che si compera, finisce nelle pattumiere...
Anche qui, la prima considerazione che mi viene è: Ma io non butto niente, perché compro secondo esigenza, mica a capocchia, compro quello che serve quando serve, se gli altri buttano un quarto degli acquisti, significa che comprano male, e perché comprano male?
Ci sono due possibilità, una è che allora tutta questa crisi, forse non c'è... L'altra ipotesi è, che la crisi c'è per davvero, ma ce la meritiamo, visto che malgrado tutto scialacquiamo soldi senza usare il cervello...
Saluti.
Grazie alla Stampa.it per il link.

4 commenti:

  1. Io ho vissuto 22 anni a casa di mamma, dieci dei quali ho pagato un cospicuo "contributo" alla genitrice per mantenere la casa.

    Praticamente, documenti alla mano, pareva che tra bollette, spesa e cavoli vari, per mantenere due donnine lavoratrici, una casa costasse mille euro al mese.
    Da quando vivo da sola posso soffrire ben poco la mia cara mamma e le sue spese.
    Da quando cioè, ho preso coscienza di quanto poco ci voglia a risparmiare se si usa qualche cellula grigia in più.

    Io pago 300 euro d'affitto, mia madre 150 di mutuo (inps), faccio una spesa mensile di circa 150€ (e ci mangiamo in due, oltre a ospiti salutari), lei fa 100 euro di spesa a settimana per mangiare da sola e fa scadere tutti i cibi regolarmente.

    Poi tiene tutte le luce accese a rotazione (ebbene si, dice che i ladri sono idioti e con le luci accese non entrano in casa), ha una quantità di apparecchi tecnologici sempre accesi da far paura alla Nasa.

    Però poi, quando si tratta di parlare di soldi, diventa d'improvviso vittima della crisi, poverina, e va aiutata.
    Mi fa ridere questa gente.
    Da morire.

    Ho regalato uno smartphone per natale al mio "per niente tecnologico" fidanzato.
    Uno smartphone con dentro il navigatore.
    Lui non è di Roma e spesso si perde, poverino, e alla fine rinuncia a girare la città per via del traffico e del poco senso d'orientamento.
    Mi ha fatto ridere tantissimo quando ieri, ricevuto il regalo, non si staccava dalle istruzioni per imparare ad utilizzare una tecnologia che non aveva mai visto in vita sua.

    E già è partito in quarta con nuovi termini che sconosceva, quali gps, satelliti, connessione dati e compagnia.

    E' bello vedere che chi è abituato con poco sa esaltare al massimo il valore di un oggetto che può davvero esser utile, e chi invece è abituato al vizio possa sprecare tanto e poi lamentarsi della crisi!

    Ce la meritiamo la crisi, puoi dirlo forte!!
    Un abbraccio e "auguri"!
    ;)
    G.

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  2. Se si ricominciasse a pensare alle cose serie, quelle utili davvero e se ci si impegnasse a dovere per limitare gli sprechi, vivremmo tutti meglio ed avremmo molto più tempo per noi, per le nostre famiglie e, perché no, per quelle "amicizie" che fanno tanto bene alla salute mentale...
    Brava Giorgia, la tua analisi è quanto di più chiaro e schietto si possa trovare.
    Baci.

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  3. dimmi cosa consumi con 150 euro al mese, perchè anche noi siamo in due ma in emilia te li sogni con il binocolo i prezzi dalle marche in giù.
    Puo sembrare ironica la mia domanda, non lo è.

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  4. Ahahah, Brunella, sai che è una domanda lecita?
    Io sono divisa in due persone distinte quando faccio la spesa.
    La prima sono io stessa, vecchio stile, parsimoniosa da morire, che compra tutte cose a lunga conservazione, del marchio del supermercato e solo in confezioni famiglia.
    Ad esempio acquisto le fettine di bovino della conad vicino casa, apro la confezione, la divido in piccoli sacchetti da freezer e congelo. Così invece di usare una confezione intera ne mangiamo a rate, integrando con tante verdure fresche, una marea di pomodori e tanta frutta.

    La seconda persona che alberga in me quando sono al supermercato è la voce del mio fidanzato che balena nel mio cervello ricordandomi che "Io mangio solo pane in cassetta mulino bianco, la confezione rossa", "Bevo solo coca cola originale, quella con altri nomi mi fa schifo" e via dicendo.
    Alla fine dobbiamo trovare il compromesso, perchè il pane che vuole lui costa tre volte di quello commerciale (ed è buono uguale, te lo assicuro), le sue merendine quasi converrebbe comprarle al bar e, misericordia, ama parecchie porcate come le patatine fritte e i cioccolati di ogni forma, facendo lievitare il conto della spesa.
    Dunque abbiamo deciso che io compro tutto il necessario per vivere col mio budget mensile di 150€ e lui ogni tanto (una volta al mese, diciamo) fa una spedizione punitiva al super a prelevare ogni sorta di porcheria costosissima gli faccia sangue in quel momento, così si rende visivamente conto di quanto quelle cavolate vadano ad incidere sul budget familiare ;)

    Un abbraccio e in bocca al lupo ;)
    Giorgia.

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