venerdì 23 dicembre 2011

Ci sono voluti 12 anni...

Siamo nati una volta, due
non è possibile nascere,
dovremo eternamente non essere:
tu, che non disponi del domani,
rinvii l'occasione dell'oggi:
e intanto la vita ci sfugge, e
ciascuno di noi senza essere
mai padrone di un'ora si muore.

                                                  Epicuro

Va bene, in un certo senso, il cambiamento è cominciato.
Oggi alle 13,00 si è tenuto il pranzo natalizio aziendale...

Non ci sono andato.
E' la prima volta che la salto.
Non avevo proprio voglia d'andarci.
Un po mi è dispiaciuto, perché i "ragazzi" del gruppo di cui faccio parte, mi andava proprio di vederli, ma era quel centinaio di altri "invitati" che non volevo incontrare, il motivo per cui ho "saltato"...
Anni fa, non era così, io aspettavo questo giorno come un bimbo aspetta il giorno del compleanno, la compagnia era bella, si passavano ore tanto divertenti, da far passare il cibo in secondo piano, gli antipatici c'erano anche allora, ma c'è ne fregavamo, noi, il nostro gruppetto continuavamo a divertirci, fregandocene di tutti i "grandi" fessi che popolavano l'azienda...
Poi le cose cambiano.
Perché se sei un "astro nascente" non puoi sbagliare, non devi avere sentimenti, non devi  cedere a qualunque emozione, devi solo essere una macchina produci soldi...
Per un bel numero di anni è stato così per me, poi sono tornato sulla terra ed è tornata la realtà.
La vita normale.
Quella vita dove, le persone che ami, muoiono.
Papà, Nonna, Nonno...
D'accordo, sapevo benissimo che prima o poi sarebbe successo, quando hai la fortuna di avere tutti i nonni, e fino a poco tempo fa, anche una bisnonna, sai che li perderai strada facendo, lo sai, me non si è mai veramente pronti alla cosa, soprattutto, quando il primo ad andarsene è quello che speravi di vedere ancora per molti, molti anni.
Vi sembrerò una mammoletta, ma a me la cosa, mi ha decisamente destabilizzato, ho cominciato una parabola discendente, dalla quale, complice la sopravvenuta crisi economica, non sono ancora uscito...
Anzi, sembra non ci sia fine alla discesa...
Quindi come già scritto in un'altra occasione, "l'astro nascente" diventa una dimenticata meteora.
Il lavoro continua a piacermi e credo che sia il più bel lavoro sulla faccia della terra, ma tutto è più difficile, i clienti, sfiduciati, comprano sempre di meno, ogni anno chiudono un'enormità di aziende e moltissime di quelle nuove che aprono, fanno parte di un "circolo chiuso" (Cineserie e Turcheserie varie..) che si auto alimenta senza comprare niente dagli "esterni"...
Meno vendite uguale a meno soldi, i soldi poi, sappiamo che non valgono niente, oltretutto, qualunque voce di spesa, dalle fisse alle obbligatorie, aumentano spaventosamente, sortendo l'unico risultato possibile, ci si demoralizza.
Ti viene addosso uno scazzo tale, che tutto diventa difficile, insormontabile, impossibile, tutto quello che ieri era facile, oggi non è neanche pensabile...
Cosa fare?
Anni addietro, quelle rare volte che ti sentivi giù, facevi una telefonata in azienda e da lì, dopo una corroborante iniezione d'ottimismo, riprendevi come se nulla fosse, adesso non arrivano più risposte, solo fredde e improbabili notizie che tutti vanno bene tranne te, forse perché non lavori abbastanza...
Utile, davvero davvero utile...
Vabbè, anche quest'anno volge al termine, e so che il prossimo non sarà per niente facile, ma ho un'innegabile fortuna, una famiglia che mi sostiene.
Non è poco.
Saluti.

2 commenti:

  1. Bisogna avere il coraggio di stravolgersi la vita! Bravo!
    E poi le situazioni non rimangono sempre le stesse, a volte quello che facevamo con piacere anni fa non rispetta quello che vogliamo fare adesso!

    RispondiElimina
  2. sono con te.
    come dice Bella le cose cambiano, si trasformano, e gli addii di qualsiasi situazioni si tratti, vanno digeriti. concediti tempo Il Tempo è circolare amico mio, i maya contavano in questo modo il tempo: 1,2,3,4,5. Poi di nuovo 1. Circolare come una ruota...
    So che comprendi...
    un grande abbraccio di Buon Natale a te e famiglia e alle persone che sono qui.
    Brunella

    RispondiElimina