venerdì 2 dicembre 2011

Pidocchi, sanguisughe e altri parassiti...

Il senso di colpa è un fenomeno assurdo : 
non sono mai i colpevoli a soffrirne. 
Spesso sono le vittime a farsene carico, solo
perché occorre che qualcuno se ne faccia carico. 
                                                                  Amélie Nothomb

A dispetto del titolo, non parlerò di quei politicantacci che, dopo l'aumento dei prezzi nel ristorante interno al senato (ricordate il pranzo completo per pochi spiccioli?) hanno cominciato ad andare in altri luoghi di ristoro (ovviamente più cari) cosicché possano farsi fare il rimborso, no no parlerò di questi ladri, ne menzionerò quegli altri politicantacci che, alla notizia dell'ormai prossimo taglio alle loro pensioni, decidono di dimettersi anzitempo per non perdere i privilegi... No no, non parlerò di questi farabutti oltreché ladri...

Niente politicantaccia stasera, è venerdì, vorrei passare un week end senza acidità di stomaco...

Ma non sarà così, purtroppo...

Perché una zia di mia moglie, è finita in ospedale, ce l'ha portata un ictus, niente di nuovo se consideriamo che la simpatica vecchina ha più di ottant'anni, ma sono le circostanze pre ricovero che mi hanno fatto venire il mal di pancia...
Per capire, dobbiamo fare una premessa e poi un passo indietro...

La premessa. La signora in questione abita in una grande casa, in questa grande casa girano, a vario titolo, parenti e amici di parenti, ai quali, la generosa vecchietta prepara normalmente pranzo e cena, e quando serve anche colazione e merenda...

Un passo indietro... Martedì scorso...

La signora, dopo una normale giornata da "casalinga" e fatto il giro nel pollaio, rientra in casa, forse per un momento di stanchezza o per le prime avvisaglie del malanno, decide di sedersi qualche istante sul divano, quei pochi istanti diventano quasi tre giorni...
Tre giorni.
Tre giorni su un divano, semincoscente, senza che nessuno se ne accorga... Sembra follia.
Invece, una malaugurata serie di "casi" non ha portato nessun habitué in casa e, cosa di gran lunga peggiore, nessun vicino si è minimamente preoccupato o accorto, che quella simpatica signora, non si vedeva più... Nessun sospetto, nessun pensiero anche se le luci della casa rimanevano accese tutta la notte... Un menefreghismo imbarazzante...
E c'è di peggio, ma ve lo scrivo dopo, per fortuna, la panettiera che tutti i giorni passa di lì, trovando il sacchetto del giorno prima, un pensierino se lo è fatto, e così, la poveretta è riuscita ad emergere dall'oblio casalingo per essere trasportata in un ben più consono ospedale.
Speriamo di rivederla presto, forza zia!
Quando nei telegiornali si sentono notizie che parlano di cadaveri ritrovati dopo settimane, quando non sono mesi, si pensa che sia un problema delle grandi città, roba che da "noi" non può succedere, invece, invece la rogna è dietro l'angolo, e noi? Noi siamo diventati così egoisti ed individualisti, da non vedere oltre il nostro naso, tutto questo, ci porterà alla tomba e ci arriveremo nella più totale indifferenza, ma...
Ma come dicevo poco più su, c'è di peggio...
Si, perché quando mio suocero è andato a chiudere la casa, una vicina, una di quelle "attente", non solo si è ben guardata dal chiedere "notizie" sulla salute della sfortunata, ma non si è fatta lo scrupolo di domandare se poteva continuare ad avere le uova, che giornalmente le venivano fornite...
Rimango senza parole...
Che cavolo di gente.
Saluti. 

2 commenti:

  1. Davvero una storia triste , speriamo abbia un lieto fine , come mi sembra che giá si intravveda ..
    Penso e spero che qui in Portogallo , dove siamo un bel po' " indietro " rispetto all'Italia , certi episodi siano ancora inimmaginabili .
    Il progresso non é solo tecnologico ed economico , esistono fattori ben piú importanti da salvaguardare .
    Fammi credere che nel mio piccolo ambiente esista un modo di relazionarsi con il prossimo che non é cosí disumano come racconti tu .

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  2. Vorrei, ma non è così, basta aprire qualunque quotidiano, le cronache, locali e non, sono piene di notizie che in un modo o nell'altro, sono riconducibili all'omertà comune, dalle da me citate morti dimenticate agli scippi fantasma fino alle violenze sessuali nei parchi pubblici, tutti vedono tutto e nessuno dice niente, oramai la stragrande maggioranza delle persone è abituata a convivere con le proprie coscienze marce, chiudendosi in quei piccoli, piccoli tetri mondi che si sono cuciti addosso...
    Mi "dispiace" ma io non ci sto, un giorno di questi finirò male a causa di quello che dico o faccio, ma io la mia coscienza la guardo negli occhi tutte le mattine e sono contento di vedere che mi sorride mentre mi chiama papà...

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