lunedì 23 gennaio 2012

Bambini di 40 anni...

Col tempo si impara che l'età 
anagrafica ben poco conta ai 
fini della maturità, così, si 
trovano giovani che sono vecchi
dentro, vecchi con animi da 
Peter Pan, ma anche uomini 
"maturi" che si nascondono 
dietro finte scuse di presunte paure...
                                       Lorenzo Reschiglian


Il mio "ipertrofico" lato femminile, piange.

Oggi, per l'ennesima volta, ho visto una mamma piangere, le lacrime non sono uscite dagli occhi, li hanno "solo" riempiti, ma erano lì e gridavano il loro bisogno di scorrere.
Io le ho viste e mi hanno fatto male.
Le lacrime non erano dovute a ciò che una madre si aspetta, non erano lacrime di felicità,  ne lacrime d'orgoglio, erano lacrime di dolore, ma non dolore per un figlio che, ormai grande, prende la sua strada, ne per un figlio che si "perde" o perso...
Peggio.
Erano lacrime per un figlio che non c'è.
Ho già scritto di questo argomento, di donne che si infliggono enormi patimenti in nome di qualcosa che sempre più spesso confondono con l'amore.
La donna, qualunque donna, nasce mamma, è la natura delle cose, non ci si può "naturalmente sottrarre", chi ci riesce, forzatamente, rincorrendo chissà quale necessità, si fa solo del male e mette le basi per una vita vuota e malinconica...
Avere un figlio, per me non significa "donare la vita" ma "donarsi la vita", donarsela vicendevolmente, una donna e un uomo che donano l'uno all'altra il vero significato della parola "amarsi".
I figli sono amore e nell'amore devono essere concepiti e cresciuti.
Vi sembra complicato?
Non lo è affatto, basta lasciare che le cose vadano per la giusta strada, e se questa strada è percorsa dalla coppia, guardando entrambi nella stessa direzione, tutto avverrà naturalmente.
Purtroppo, non sempre tutto va per il meglio.
Sempre più spesso, i ritmi di questo mondo malato, ci obbligano a scelte diverse, io per primo mi stramaledico per aver "cominciato tardi"...

Oggi, chiacchierando con questa mia amica, scopro che il figlio non c'è, per motivi che nulla hanno a che vedere con limitazioni fisiche, o meglio, in un certo senso si, perché il problema è l'età, non che i 37 anni di lei siano un limite, è una splendida donna in forma smagliante e, come già detto, con una voglia di maternità tanto evidente da farla diventare luminosa, il problema, tanto per cambiare, è l'altra metà dell'intero, il lui della situazione...
L'uomo, se così si può dire...
Che come al solito, fornendo migliaia di "ottime" motivazioni, procrastina l'argomento, cercando d'arrivare all'età del "dai sono troppo vecchio per queste cose"...
Motivazioni dicevo, leggiamo "scuse", migliaia di scuse, una cortina fumogena di scuse, un muro di scuse, muro che serve solo per nascondere, in prima istanza, la propria pochezza e successivamente, la vuota realtà dei loro sentimenti, troppo intenti ad "amarsi" senza concedere amore, a chi li ama...
Personalmente, credo che non esista donna al mondo che abbia motivo per sopportare una tale "silenziosa" violenza.
Donne, se l'uomo che avete al fianco è sano, ma non vuole figli, non è l'uomo per voi, smettete di farvi del male e cercatevi di meglio, sono convinto sia meglio soffrire un po per una separazione, piuttosto che soffrire molto più a lungo per una rinuncia forzata, e non trovatemi scuse, tipo che lo amate alla follia, perché in un rapporto di coppia, ci si ama "in" due, non dovete essere voi ad amare "per" due.
Uomini, abbiate il fegato di comportarvi da uomini, nessuno vi obbliga ad avere figli, sia chiaro,  ma se dite di no, fatelo da uomini e sempre da uomini, dovete accettare che se "lei" il rifiuto non lo accetta, dovete essere pronti a lasciarle libere di seguire, altrove, i loro sogni...
Saluti.

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