venerdì 13 gennaio 2012

Stasera scrivo poco.

Spesso noi cerchiamo di rischiarare 
le tinte fosche del presente, 
speculando su possibilità favorevoli, 
e inventiamo speranze chimeriche 
di ogni genere, ciascuna delle 
quali è gravida di una delusione, 
che non tarda a presentarsi quando 
tale speranza naufragherà contro la dura realtà.
                                             Arthur Schopenhauer


Un'amica, qualche tempo fa, scriveva di quanto ritenesse importante l'abbraccio.
Un gesto semplice, se vogliamo, un gesto che si sta perdendo, perché non gli si da la giusta importanza, non lo si valuta per quello che è, e cioè, il primo vero gesto d'amore verso qualcuno...
Cos'altro potrebbe essere? Fateci caso, cos'è un abbraccio? Due persone che si stringono, quindi vuol dire che tra queste persone si è abbattuto l'invisibile muro che le divideva, il contatto fisico necessario in un abbraccio sancisce l'unione di quelle due persone...
Sia chiaro, sto parlando di abbracci, quelli veri, quelli che ci fanno sentire il calore e l'odore dell'altra persona, quelli stretti e morbidi, quelli che sono lunghi e fermi, insomma, quelli dai quali non vorremmo scioglierci mai.
Fino a ieri, tutto questo per me aveva un senso...
Fino a ieri...
Poi i nostri politicantacci, votano sul caso Cosentino...
Sappiamo tutti com'è andata, l'ennesimo schifo, l'ennesima morte causata dalla "casta", la Democrazia finisce tre metri sotto terra...
Cosentino, come c'era da scommetterci, se la cava e appena finita le "liberatoria" lettura del voto, tutta l'ala amica scoppia in un applauso, l'apoteosi del falso, del meschino, del corrotto e del viscido, così tutti gli ipocritoni si "consumano" in calorosi abbracci...
Ed ecco che il mio amore per gli abbracci muore, miseramente affogato da quel mare di merda che vedo in televisione...
Sono veramente amareggiato e deluso...
Saluti.

4 commenti:

  1. ieri sera in ufficio ero sola ed è entrato una persona con disturbi relativi alla droga. Il mio collega era nell'altra stanza , l'ha fatto entrare, non ha "visto" nulla inlui che potesse richiamare la sua attenzione, almeno uno stato du soglia dell'attenzione.
    Ha aperto la porta, cieco a ciò che aveva sotto gli occhi.
    Aveva una siringa in mano.
    In quei tre secondi dovevo scegliere se essere una vittima o cambiare il corso degli eventi del contesto.
    E' andata bene.
    Ma quando sono riuscita a risolvere la situazione avevo bisogno di essere abbracciata, poco importa se uomo o donna, dopo tremavo come una foglia perchè anche se sono forte, anche se sono indipendente per quanto possibile, sono una donna vulnerabile e umana.
    Penso che i ns abbracci facciano la differenza nei momenti di differenza. E' quello che vogliono farci conformare a loro. Ma noi siamo diversi. E' un valore aggiunto essere diversi. La diversità è bella.
    Buon fine settimana a te e tutti

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    1. Abbraccio.
      Il suono stesso della parola mi evoca le grandi e lunghe braccia di papà.
      Pochi abbracci..ma così lunghi e forti, con il mio orecchio che arrivava a malapena al suo cuore e lo sentiva battere ed il suo profumo.
      Credo di ricordarli tutti. Mi ha preso in braccio fino alla fine,adoravo accucciarmi sulle sue gambe.
      Miaa madre è sempre stata avara di questo gesto semplice e meraviglioso, almeno con me.
      Non lo dico con gelosia..ma l'ho vista (e la vedo) abbracciare mio fratello come con me non ha mai fatto.
      Ho provato ad avvicinarmi a lei ed abbracciarla io.
      Il massimo che ho ottenuto è stata una specie di pacca sulla spalla.
      Di abbracci (di quelli veri) ne ho sempre bisogno.
      A volte "sublimo" abbracci di uomini che di me non sanno nulla, solo perchè sono gentili e premurosi con me,ma alla fine, quell'abbraccio me l'hanno addirittura pagato.

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    2. Brunella, stamattina la sveglia me l'ha fatta il pupo, manco avesse capito o letto quello che avevo scritto qualche ora prima, appena salito sul lettone è venuto a stringermi, un abbraccio di quelli che solo i bambini così piccoli riescono a dare, avevo voglia di piangere, lui mi ha scoccato un bacione dicendo: Papà pappa! E la mia giornata è iniziata splendidamente...
      Baci.

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  2. Claudia, è una delle amarezze della vita, non poter abbracciare più mio papà, è per questo che, cascasse il mondo, abbraccio ed abbraccerò mio figlio e tutte le persone che amo, fino a consumarle, amo gli abbracci e la mia vita sarebbe inutile e vuota senza...
    Vado, ma non prima d'averti abbracciato a perdifiato...
    Baci.

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