mercoledì 4 gennaio 2012

Pena di morte.

Chiunque può arrabbiarsi: Questo è facile.
Ma arrabbiarsi con la persona giusta,
e nel grado giusto, e al momento giusto,
e per lo scopo giusto, e nel modo giusto:
Questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile.

                                                                          Aristotele


Lo so, lo so, diventerò impopolare.
Ma leggere di bambini che muoiono, vittime innocenti di rapine, mi fa veramente stare male.
Ripeto, diventerò impopolare, ma per me la pena di morte è anche poco.
Li sento, la in fondo insieme ai soliti secchioni, i "buonisti" che in un ladro e assassino, vedono "solo" un individuo da aiutare, da reinserire, da rieducare, da recuperare, un individuo le cui "uniche" colpe che ha, non sono neanche sue, ma derivanti da un'infanzia difficile, un'adolescenza problematica e dalla "gioventù bruciata", quindi bisognosa solo di affetto, comprensione e nuove prospettive...
Così, si mandano in carceri speciali, dove gli viene insegnato un mestiere, dove i soldi dei contribuenti, pagano cibo, elettricità, gas e maestranze varie, affinché questi "poveri" disadattati, possano avere la loro nuova "occasione" per ricominciare a vivere da "pari", assaporando dopo breve periodo anche la libertà, con delle brevi "licenze", da utilizzare per abituarsi a questo loro nuovo status, per fargli vedere com'è bello il mondo degli onesti lavoratori, licenze che puntualmente servono solo per tornare a rapinare e uccidere...
Tutto questo ha un costo, lasciando perdere il mero conto economico, tutto questo ha un costo che non si può quantificare, un costo non esigibile da chichessia ne ripagabile, perché la vita umana, non ha prezzo.
Se vi sembra un controsenso dire che la vita non ha prezzo, per poi invocare la pena di morte, siete proprio fuori strada, o volete dirmi che la vita di un bambino innocente vale quanto quella del bastardo che lo ha appena ammazzato?
Se si, smettete pure di leggere.
Per me la differenza è enorme, tanto che morirei per difendere un bambino e non mi farei nessuno scrupolo a sparare in testa ad un assassino...
Estremista?
Si.
Mi sono rotto le palle di tutto questo buono, buonissimo buonismo, ritengo sia solo un enorme spreco di denaro, perché la percentuale di successi non ripaga minimamente gli sforzi profusi, mi addolora ripeterlo, ma delinquenti non si diventa, la frase "l'occasione rende l'uomo ladro" è una vaccata, l'onesto non ruba, non uccide e non truffa anche se c'è l'occasione, se rubi, uccidi o truffi è perché sei un farabutto e da farabutto quale sei, le occasioni te le crei...
Quindi, basta sprecare i nostri soldi, sei stato riconosciuto colpevole d'omicidio? Bene, allora ti prendi un proiettile in testa, pratico, veloce ed economico, oltre al costo del proiettile e del funerale, non c'è nient'altro, niente anni e anni di pasti, vestiti, corrente elettrica o quant'altro serve per tenersi sulle croste il delinquente di turno.
Se questo post, offende in qualche maniera, qualcuno, questo qualcuno, provi a pensare cosa vuol dire perdere una persona cara solo per i pochi soldi che porta in tasca o per l'orologio che ha al polso, ci riuscite? Allora rileggete il post e arrabbiatevi.
Saluti.

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