mercoledì 18 maggio 2011

21 anni.

Chiacchiere.
Da un pò di tempo, su faccia da libro "chiacchiero" con una ventunenne, parliamo di tutto, lavoro, esperienze, sesso, amicizie, paure ecc ecc.
Non fate quelle facce lì, Guarda guarda il vecchio bavoso che concupisce ignare giovincelle! Non sono così vecchio, riesco a tenere la bocca chiusa e la giovincella in questione, è tutt'altro che ignara, anzi sono io che imparo...
Cosa?
Imparo...
Innanzi tutto, a "relazionarmi" con un mondo diverso...
Stasera, ad esempio, si elucubrava di, amori etici e amori morali, nel senso di dire, se è etico un tal comportamento o morale un tal altro.
Non ho memoria, dei miei 21 anni, di così tanti problemi, nel relazionarsi con gli altri, ci vediamo stasera? si no ok, beviamo qualcosa? Si no ok, si ciula? Si no ok, ma scusa, tu non eri con tizio? mollato ieri, tu invece hai mollato quella? No...  Si ciula comunque? Si, ok bene...
Non vi smaronerò riportando il tutto, anche perché il discorso è un altro, cioé la quantità incredibile di "menate" che queste giovani generazioni, si fanno, su tutto! 
Sono passati "solo" 18 anni dai miei 21, quindi ho ancora un ottimo ricordo del periodo.
Cosa ricordo? Come vivevo nel 1993?
Avevo appena finito il servizio militare, all'epoca era ancora obbligatorio, prima o poi, posterò anche su quel "folle" periodo... Ma non oggi, dicevo, passata la "stecca", ritrovai quello che avevo lasciato, famiglia, morosa, lavoro, amici.
  • In famiglia, ormai ero diventato, grande, grazie alla "naja" poi, con il fatto che lavoravo, ero pure "indipendente" oltreché "sostentatorio".
  • La morosa, eravamo insieme già da cinque anni, ed erano quattro anni e nove mesi, che la cornificavo, con qualunque cosa, animale o vegetale mi capitasse a "tiro", all'epoca la scatola cranica, conteneva un reattore a  fusione testosteronica, avevo gli ormoni grossi come cocomeri...
  • Il lavoro, L'ultima fabbrica, rimasta sulla faccia occidentale del pianeta, specializzata nella produzione di cappelli e berretti, un culo tanto per otto ore al giorno, stipendio, un milione e centounmila lire al mese... Ero l'unico della compagnia che lavorava... L'unico con la macchina... Che figata!
  • Amici, una pigna! All'ora dell'aperitivo, eravamo enormi combricole che sciamavano da un bar all'altro, bevendo e schiamazzando, troppi, erano decisamente troppi e troppo superficiali, tanté che qualche anno dopo, quando mi successe il "patatrak" sparirono praticamente tutti (ma questa è un altra storia).
Non mi ricordo particolari "menate", la vita era semplice, Sveglia colazione, lavoro, pranzo, lavoro, cena, doccia, seconda serata con la morosa o sostituta, sesso in macchina con morosa o sostituta, casa nanna, sveglia e così via, tutto molto leggero, certo, non esisteva facebook o Twitter  i "telefonini" erano grossi come bidet e ci potevi "solo" telefonare, tutto era più facile, ma questo contrasta con quello che "dovrebbe" essere oggi, cioè, la tecnologia, non è stata "inventata" per facilitare la vita? o no?
Forse eravamo meno "inquinati" da necessità accessorie, le cose erano quelle e solo quelle, adesso con un click, sei dall'altra parte del mondo, e questo influisce sulle nostre "esigenze", il giudizio altrui, ci condiziona più delle nostre idee, forse e ripeto forse, dovremmo provare a fare un "reset" della nostra testa, per "ripartire" con la mente libera per tornare a pensare a noi, a quello che ci serve veramente.                         Saluti. 

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