venerdì 9 settembre 2011

Coincidenze...

Molte persone entreranno ed 
usciranno dalla tua vita, 
ma soltanto i veri amici 
lasceranno impronte nel tuo cuore.
                                             Anna Eleanor Roosevelt


Se non siete del V.C.O, questo post, non vi sarà di facile interpretazione, siate buoni...
Una volta, fin non molto tempo fa, la sede del comune di Verbania, era un palazzone in riva al lago, questo palazzone è sorretto da un caratteristico porticato, questo bel portico, fa da scenario ad alcuni storici locali, uno di questi è il "portici".
Se volevate incontrare Marisa, la titolare, dovevate andare lì al mattino.
Se volevate, già, volevate... Perché Marisa non c'è più, un cancro se le portata via.
Non lo sapevo, stamattina sono andato lì, per fare 4 chiacchiere e prendere un caffè, lei non c'era, ho chiesto e così l'ho saputo...
Un mese fa, il dieci di agosto, San Lorenzo... Forse un caso...
Non credo nelle coincidenze.
Marisa non era una persona "facile", nel senso, aveva un caratterino, o caratteraccio se volete, forte perché temprato da anni di "mestiere" e decine di "fregature", era schietta, se doveva dirti qualcosa, non si perdeva in facili ciance e non ti indorava la pillola, in quattro parole era capace di massacrarti, chiara, limpida, mai fraintendibile e assolutamente priva di peli sulla lingua...
Ma sapeva anche farti ridere e quando rideva, lo faceva in modo cristallino, modo di cui sono capaci solo le persone pulite e sincere.
Mi stava proprio simpatica, ho sempre preferito l'amicizia con persone così, persone a prima vista "difficili", ovvero, dal forte carattere e personalità ben definite, piuttosto che quella di persone tanto bla bla dalle zucche vuote quelli che sono, "facili" banderuole senza spina dorsale.
Andavamo d'accordo, sia sul piano personale, sia su quello professionale...
Già, era una mia cliente, ma per me, una cliente speciale, ma non confondetevi, speciale non perché comprasse da me decine di prodotti o che ne prendesse quantità enormi, no non c'entra niente, era speciale perché, in un certo senso, lei era per me, una sorta di "conforto" un po come per il piccolo Linus è la sua coperta...
Vi spiego.
Il lavoro che svolgo, mi mette in continuo contatto con persone/clienti, chiunque di voi che faccia un lavoro, dove per tutto il giorno "deve" subire le "angherie" della gente, sa, che ci vuole poco ad uscirne pazzi...
Quindi ogni tanto ho "bisogno" di scaricarmi dalle tensioni e "resettare" il cervello, perciò, quando raggiungevo il limite "critico", limite oltre il quale, uscivo di testa, mollavo tutto e  andavo al bar...  
Ed è qui che entrava in gioco Marisa. 
L'enorme esperienza accumulata, la portava ad aiutare, senza però dispensare "inutili" e spesso rovinosi consigli, bensì ascoltando pazientemente, per poi, sempre con un mezzo sorriso sulle labbra, attingeva dalla sua sconfinata esperienza, una "testimonianza" di vita vissuta, capace di cambiare, magari in piccola parte l'andamento della giornata, ma in maniera risolutiva, la qualità dei miei pensieri risollevandomi l'umore...
Una persona speciale.
Per me lo era.
Capace, anche nella "difficoltà" di farmi ridere, lei come Valerio, il mio macellaio preferito o Debora (la barista di Villadossola), grandi persone, che non hanno bisogno di "apparire" meglio di quel che sono, ma, sempre pronti ad ascoltarti per rimetterti in pace con il mondo...
Ciao Marisa, Mi mancherai.
Saluti.

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