giovedì 29 settembre 2011

Gentleman Driver

...ma sulla topolino amaranto
si sta c'hè un incanto, 
nel quarantasei...
                                     Paolo Conte


Per il lavoro che faccio, sono al volante molte ore, mediamente "macino" 60/65 Mila chilometri l'anno... Mi piace guidare, contrariamente al resto del mondo, guidare mi rilassa, posso stare ore e ore al volante senza stancarmi, la passione per la guida e le auto è seconda solo a quella per le due ruote, la moto...
La moto per me non è stata la classica "folgorazione" tardiva, ma è un vero e proprio amore, un amore nato nell'infanzia, prima ancora che imparassi ad andare in bicicletta, quando mio papà mi sedeva sul serbatoio della sua Dkw blu, e via che si andava, allora, ancora si poteva sentire la sensazione del vento tra i capelli, all'epoca il casco non era obbligatorio, e io avevo i capelli...
Da Aprile a Ottobre, tempo permettendo, lavoro con lo scooter, è più comodo e pratico dell'auto ma soprattutto mi diverto...
Tutto questo guidare o manubriare, mi mette in contatto con un sacco di gente, di altri guidatori, che si sono dimenticati, parzialmente o totalmente le regole stradali, anche le più elementari, in strada spesso regna l'anarchia totale, le precedenze non se le ricorda nessuno, le rotonde, nate per snellire il traffico, sono diventate terreno di continui duelli a colpi di arroganza, è diventata prassi comune, affrontarle "buttandovisi" dentro senza il minimo riguardo per gli altri, la precedenza è del più maleducato...
Io che al volante sono estremamente rilassato, mi godo lo spettacolo, certo, ben più di una volta, ho rischiato incidenti di varia natura, quasi tutti provocati da incompetenza ed eccessiva leggerezza, ma anche dalla già citata arroganza e da una dilagante maleducazione.
Maleducazione è proprio la parola giusta, perché un tempo si parlava di "educazione stradale", guidare aveva un non so che di etico, oggi, ci si trovano i delinquenti comuni, quelli che prendono a criccate le persone per un sorpasso, e non dite che non sono delinquenti, perché chi va in giro con il crick a portata di mano? Un delinquente, e non solo, un delinquente che cerca rogne, tanté che appunto il crick, non lo tiene come i comuni mortali, nel porta bagagli, magari insieme alla ruota di scorta, no, no il delinquente se lo coccola e per essere sicuro che non prenda freddo, lo tiene vicino vicino... Metti che serve, chessò, per cambiare una ruota o i connotati del malcapitato di turno...
In un qualche altro post, ho già scritto che l'auto, oltre ad essere un comodo sistema di trasporto, può trasformarsi, se mal usata, in un'arma.
Negli esami da sostenere per prendere la "licenza di guida" si dovrebbero inserire quelli che controllano la bontà mentale dell'esaminando...
Non che per guidare serva essere Gandhi, ma sicuramente comportarsi come Ted Bundy non aiuta...
Saluti.

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