domenica 4 settembre 2011

Sassi e fruscii...

Mi capita, ultimamente sempre più spesso, di fermarmi, di avere la "necessità" di fermarmi.
Fermarmi.
A pensare.
O meglio, a svuotare la mente dai pensieri.
Che in un certo senso è come pensare, ma al contrario, perché devo pensare a non pensare...
Sto uscendo di testa...
Il mio incrollabile, quasi malato, ottimismo, mi sta abbandonando per lasciare il posto ad un indigesto ed insapore realismo...
Realismo, suona pure male...
Realtà, fosse almeno univoca, ci si potrebbe abituare, ma non è possibile, non mi è possibile...
Perché?
Perché non voglio abituarmi allo schifo che ci circonda, ai bambini che muoiono investiti da esseri senza cuore, non voglio credere che esistano genitori per i quali i figli sono "trasparenti" tanto da perderli sotto un treno, non è possibile che un ragazzino pugnali un suo coetaneo per un insulto, o che "uomini" appena "compiuti" muoiano dentro lerci cessi di lerce discoteche per impalpabili motivi, che la politica, tutta, sia sporca, bugiarda e ladra, non è reale che ci siano pensionati con 40 anni di contributi obbligati a campare con la "minima", non è possibile che il pane non sappia più di niente e sia tanto caro, che la benzina costi più del vino, non sopporto più tutti i "capoccioni" che dicono: dobbiamo stringere la cinta, mentre colano grasso ad ogni movimento, mentre altri grassi maiali gridano: dobbiamo incentivare le aziende nazionali! Salendo su macchinoni stranieri, sono stufo di sentir parlare di "guerra necessaria" o peggio di "guerra giusta", di bombe "intelligenti", mi sfiniscono le continue pubblicità che ci ingozzano di superfluo, odio le televisioni che ci "addormentano" con qualunque programma, l'importante è sviare dalla verità, non posso credere ci sia gente, per la quale il computer, sia più che un mezzo di lavoro, ma lo innalzi a totem di vita, friggendosi il cervello nell'affannosa ricerca di "facce" perdute, mi spaventa veder bambini/ragazzi annichilirsi attaccati a video giochi che non insegnano nulla...
Non sono adatto a questo mondo.
Sono anacronistico, vorrei tornare a 30 anni fa, quando, con la mia motoretta, mi bastava aver un panino al salame, per andarlo a mangiare in montagna, dividendolo col mondo sottostante, seduto su un sasso, rapito dal fruscio del vento tra gli alberi, libero, quando la mente vagava sognando il futuro, futuro che neanche nel mio peggior incubo, avrei immaginato così, così com'è adesso, adesso che sogno il passato...
Voglio tornare ad emozionarmi, per il semplice motivo che è bello emozionarsi, perché un emozione, non abbisogna di mezzi, di incentivi o apparecchiature, l'emozione è il singhiozzo del cuore, il cibo dei sentimenti, l'elisir di lunga vita e vero motore dell'anima, vorrei che la parola "verità" non sia soltanto un vocabolo fuori moda.
Voglio tornare a credere che il mondo non sia poi così male, che valga la pena di correre, anche se non si sà dove si sta correndo o perché...
Saluti.

Nessun commento:

Posta un commento