martedì 6 settembre 2011

Il nemico alle porte...

Oggi chiacchieravo con il mio capo, inseguendo non so quale labirinto discorsivo, ci troviamo a parlare di guerra...
Badate bene, non di quelle guerre, moderne, patinate e intelligenti di cui sono pieni i giornali odierni, no, noi ci siamo trovati a chiacchierare delle guerre normali, quelle sporche, rozze e stupidamente inutili, inutilità che le accomuna tutte, le guerre mondiali...
Gli eruditi le chiamano "grandi guerre", cavolo avranno di "grande" dico io? Bah!
Il mio capo, non è più un "giovanotto" essendo nato nel primissimo dopo guerra, suo padre, è stato uno dei tanti italiani "dimenticati" nei campi tedeschi, uno di quelli che a casa ci è ritornato a piedi...
Il discorso, è iniziato commentando l'ennesima notizia che dava Gheddafi in fuga con tonnellate d'oro e denaro, in barba a quei quattro straccioni che si pistolettano da entrambe le fazioni...
Ci troviamo d'accordo nel ritenere "anacronistiche" le guerre, mentre lui mi parlava, il tono della sua voce si affievoliva, intanto, la mia mente ha cominciato a vagare...
Cosa avrei fatto io?
Non se avessi combattuto, probabilmente era inevitabile, ma da che parte sarei stato? 
Col banale senno di poi, viene facile dire: Io qui, io la...
Ma la verità è che non lo so...
Sono alto biondiccio e con gli occhi azzurri, probabilmente mi avrebbe fatto ben figurare come "ariano", la mia refrattarietà alla violenza, un po meno...
L'anello debole sono io, trovandomi a "scegliere" tra una bella divisa in un ordinato esercito con ordini ben definiti, benché folli e malati, piuttosto che far parte di un'accozzaglia di zozzi, puzzolenti e mal organizzati, benché mossi da ideali stupendamente patriottici, cosa avrei fatto?
Ripeto, col senno di poi, viene facile dire: Io avrei difeso la Patria...
Ma anche l'esercito "regolare" difendeva la Patria...
La guerra è proprio stupida, fratelli che si sparano tutti convinti d'aver ragione...
Penso che sarei stato uno dei tanti cacasotto, voltafaccia che sarebbe andato dove "tirava" il vento, cercando solo di rimanere vivo il più possibile...
Pian piano ho ricominciato a sentire la voce del mio capo, parlava di qualcosa che non capivo... Cavoli... Da quant'è che non l'ascolto? Lui continua: Adesso non funzionerebbe più, durante la guerra, i partigiani, avevano degli ideali, credevano fortemente nella patria, il patriottismo era il vero motore, volevano solo che casa loro fosse veramente loro, niente più, adesso non funzionerebbe, adesso gli unici ideali che hanno i giovani sono i soldi, avere la macchina più bella del vicino o l'ultimo modello di telefono, della patria, intesa come terra comune da "difendere", non interessa più a nessuno, hanno la pancia piena, la testa vuota e niente in cui credere...
Il pistolottone è andato avanti ancora parecchio, ogni tanto mi arrivava qualche frase "il pesce puzza dalla testa" o "appena arrivano al cadreghino sono tutti uguali"...
Io non ascoltavo già più, pensavo a tutti quei giovani, a quante idee, quanti sogni e desideri sono rimasti inespressi, magari portando l'ultimo brivido di sollievo prima di chiudere gli occhi...
Saluti.

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