domenica 25 settembre 2011

Pencil pal, Charlie Brown!

... Caro amico ti scrivo,
così mi distraggo un po,
e siccome sei molto lontano
più forte ti scriverò...
                                      Lucio Dalla


Litigo con la tecnologia...
Tempo fa, coltivare delle amicizie epistolari, aveva più aspetti favorevoli, tra questi, oltre all'indubbio gusto di avere un interlocutore "privilegiato", c'era quello che la "pratica" insegnava l'antica arte della "pazienza"...
Pazienza, non è una parolaccia...
Una ventina d'anni fa, una mia carissima amica (Daniela) andava, per studio, a spatolare gelati in Germania, non andava a studiare i gelati... Ma il Tedesco, farciva coni e coppette per mantenersi agli studi, mentre era la' ci si teneva in contatto scrivendosi... 
Carta penna e calamaio... Beh, no... Non sono così vecchio, le "bic" c'erano già...
Sta di fatto che ci si scriveva, quando mi arrivò la prima "missiva" ero veramente emozionato, prima d'allora nessuno mi aveva scritto, a parte qualche cartolina, vedere la busta con sopra il mio nome, che forza (altri tempi, altre emozioni...) dopo averla letta, mi sentii subito in "obbligo" e dovetti rispondere, la sua mi arrivò dopo una settimana che l'aveva scritta, quindi tra quando imbucavo la mia e arrivava la sua, passavano, almeno due settimane...
Due settimane...
Nell'era internettica in cui viviamo, dove con un "click" apriamo e siamo in tutto il mondo, le due settimane di allora fanno sembrare la quarantennale "ricerca" di mosè, una passeggiata di salute...
Certo, un po di romanticismo si perde, rispetto ad allora, in nome della "multimedialità", certe sensazioni sono uniche, la fisicità di una lettera "cartacea", poterla "stringere", odorare, baciare e, volendo, tenerla vicino al cuore, impagabile...
Ma non voglio fare il cavernicolo, e vero, con la tecnologia ci litigo, e prima di "profilarmi" sui social network, ci ho pensato parecchio, ma l'idea di perdere la mia "unicità" di sminuire la mia personalità, mettendola in "bacheca" mi frenava parecchio...
Poi, mi è nata "l'esigenza di scrivere", aprire un blog mi sembrava la soluzione più pratica, ma poi come fare per "divulgarlo"? I social, risultarono fin da subito, la soluzione più pratica, quindi, vinte tutte le mie ritrosie, mi trovai d'avanti al monitor, le mie dita, però, esitavano a posarsi sui tasti, qualcosa ancora mi frenava...
Non ci capivo un'assoluta mazza!!
In mio aiuto arrivò, come al solito quando mi trovo seduto al computer, mia moglie, che dopo avermi scansato dandomi dell'incapace (vi ho mai parlato del suo caratteraccio?) in quattro e quattr'otto, mi "crea", blog, profilo fb, e account twitter, il tutto passando l'aspirapolvere e preparando la cena, (vi ho mai parlato di quanto sia efficiente?)...
Iniziò così la mia "vita" da internauta.
A tutt'oggi, non posso lamentarmi, anzi, tramite il blog ho "conosciuto" un'altra blogger, Margot, che mi regala momenti di pura gioia quando leggo le sue pubblicazioni, inoltre, sempre grazie al blog, persone che già conoscevo, le ho "riscoperte" tra le righe dei loro post, "scoprendo" in loro caratteri e personalità che mi erano sconosciuti prima, e pure su fb mi sono "ammorbidito", perché con le dovute cautele, può risultare piacevole e, capita a volte di fare "incontri" decisamente interessanti (ciao Antonietta) o, anche in questo caso, ritrovare persone che non vedi da millenni, riscoprendo il piacere di "parlarci" (si si Lollo, sei tu insieme ad Annamaria...), per chiudere, con l'innegabile comodità di restare in contatto con amici lontani o difficilmente raggiungibili... (Paula, biricchina)...
Concludendo, e vero, poter "stringere" quello che si legge o scrive, da sensazioni insostituibili, ma il mondo continua a girare, e son due le cose che posso fare se non voglio farmi venire il mal di testa, o scendo, o è ora che mi adeguo... Cercherò di non litigare più con il computer, ma, continuerò a comprare e leggere libri solidi...
Voglio rimanere, finché posso, un vecchio romantico...
Saluti.

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