giovedì 8 settembre 2011

Pesi piuma...

Non sono vecchio, il prossimo 3 Gennaio, però, compio 40 anni, dicono "la seconda giovinezza"...
Vedremo...
Io non mi sento tanto diverso da 20 anni fa, fisicamente sono un po più pingue, ho perso qualche capello, beh, un po più che qualche...
Quello che è cambiato di più, il lato di me che si è evoluto, è quello caratteriale, nel senso, sono come ero, una persona "prettamente" gioviale, facile alla battuta e rovinosamente ottimista...
Ma con il tempo, alcuni tratti spigolosi del mio "essere", erano diventati troppo pungenti, quindi, un po per gli altri, ma sopratutto per me, ci ho dato giù di lima per migliorare la situazione, il grosso della fatica, è stato speso sui due difetti più ingombranti, l'egocentrismo e la logorrea...
Da ragazzo, farmi stare zitto era pressoché impossibile, salmodiavo le masse, che inevitabilmente si formavano all'annuncio del mio arrivo... Beh, non esageriamo, c'è già stato qualcuno che lo faceva, e non è finito bene bene...
Il "morbo" della lettura, aveva già fatto i suoi danni, leggevo tanto e di tutto, questo "sapere" mi aveva regalato un "nomignolo" in cortile: Computer...
Questa, presunta, superiorità letterale, mi evitava la parte "sporca" della vita di cortile, oltreché un certo carisma, diciamo che ero "l'intellettuale" del gruppo, quindi io organizzavo le bravate, poi gli altri le combinavano, lasciandomi intonsa la faccina da bravo bimbo, non venivo quasi mai "associato" ai bulli del quartiere, questo mi conferiva una sorta di aura, aura che ovviamente portava un certo tornaconto...
Questo difetto, andava a braccetto con l'altro, l'egocentrismo.
L'essere al centro del discorso o, comunque, l'esserne la parte più attesa, mi ha sempre dato gustose sensazioni...
Adesso, leggo ancora, molto più di prima, ma ho sperimentato su di me, gli spaventosi effetti delle mie leggerezze, rido e scherzo ancora, ma parlo meno, molto meno, e ho imparato: il silenzio e l'ascolto...
E.... 
Che bello, adesso so come si chiamano tutti...
Ascoltare per me, è l'essenza dell'amicizia, e di qualunque rapporto, parlarsi è basilare in un rapporto, parlarsi, e conseguentemente essere sinceri, per me, non esiste dialogo senza sincerità, e se non sei sincero, non serve dialogare...
Ho adottato questo "modus vivendi" in tutti i campi della mia vita, l'amore, la famiglia o il lavoro, non è stato e non è facile, e sopratutto, è difficile spiegarlo, perché la gente è lenta ai cambiamenti e pensa solo che vuoi fregarli...
Perseverate gente, raccontare la verità porta bene, la verità è univoca e facile da ricordare, ma sopratutto, dona uno splendido senso di leggerezza...
Saluti.

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