venerdì 2 settembre 2011

Io e le.......

Donne...

Quinta e ultima parte: Il lato femminile.

L'abito non fa il monaco...
Ma speso il monaco fa l'abito...

Spesso nei miei post, mi trovo a "difendere" le donne, in altri ironizzo sulla tanto millantata superiorità "mascolina"...
Non sono Gay, non ho nulla contro i gay, credo nell'amore, in qualunque modo lo si dimostri, ma comunque, non sono gay... 
E' il mio "lato femminile"... Gli eruditi dicono che in ogni uomo c'è un po di donna e in ogni donna c'è un po di uomo...
Il mio, adesso, è particolarmente sviluppato, e io faccio di tutto per tenerlo ben nutrito, ma non è sempre stato così, nel primo post di questa "serie", do un'idea di quello che ero in gioventù, per farla breve, un egoista senza molti scrupoli, per diventare quello che sono c'è voluto tempo, molto tempo, ma non sarebbe bastata l'eternità, se sulla mia strada non avessi incrociato alcune persone davvero speciali, persone che sono state capaci di lasciare un profondo segno nella mia vita, in questo post, voglio ricordarle e ringraziarle...
Una menzione speciale va a ovviamente ai miei, mia mamma, una donna semplicemente speciale, perché capace di "insegnare" la vita, senza imporre modelli e di rimanere al "passo" coi tempi, anche quando questi tempi, corrono ben oltre le sue capacità, mio papà, un uomo dagli "estremi" complessi, capace di passare dal più solare ottimismo, al profondo disfattismo in un batter di ciglia, ma che mi ha insegnato, fino all'ultimo istante della sua troppo breve vita, la dignità e la consapevolezza, che alla caducità del corpo, possiamo far sopravvivere la potenza delle idee...
Daniela, il primo grande amore, e conseguentemente il primo grandissimo dolore, l'amica per antonomasia, una unica e insostituibile, sempre presente e sempre pronta a sostenermi, anche nelle mie più improponibili cavolate, e sempre lì ad aiutarmi, a rialzarmi quando mi abbatto contro la realtà...
Francesca, lei, la "prima". La prima con cui ho parlato al "femminile", la prima che ha dato un "calcio" al mio ego maschile, la prima che ha visto in me, qualcosa che io non conoscevo e che ha fatto di tutto perché ci arrivassi, la donna più incredibilmente risoluta nel difendere le proprie convinzioni e necessità, un'amicizia nata piano piano, ma che è cresciuta e si è consolidata di giorno in giorno, fino a diventare vitale.
Paula. Per lei c'è un discorso diverso, la conobbi, o meglio la vidi per la prima volta anni fa, eravamo in palestra, io per lavoro, lei accompagnava suo figlio, camminando, i nostri occhi si sono incrociati, è stato un istante ma fu una martellata sul cuore, nei suoi occhi vidi una spaventosa necessità d'aiuto, ne rimasi così turbato, da lasciare il mio numero di telefono alla proprietaria, spiegandole il perché, e le chiesi di darlo a lei quando sarebbe uscita, spiegando perché volevo che le fosse consegnato, non doveva sentirsi "obbligata" ma se voleva poteva contattarmi... Lo fece, e da lì a breve, sarebbe nata una amicizia unica e irrinunciabile.
Claudia. Capace di schiaffeggiare la mia apatia, ricordandomi che non basta dire d'essere un uomo, bisogna comportarsi da uomo...
Gloria. Una rara perla di umanità, in riva ad un lago di squali...
Rossana. La mia "vecchia" ex, ricordando i dieci anni passati insieme, augurandole sinceramente, ogni bene...
In un modo o nell'altro, queste persone, mi hanno fatto diventare quello che sono, non posso fare altro che ringraziarle...
Saluti.

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