venerdì 16 settembre 2011

Parole, solo parole...

La paura non è debolezza,
le lacrime di dolore sono
uguali a quelle di gioia,
scivolano entrambe ma
non hanno lo stesso sapore.
                        Lorenzo Reschiglian


C'è qualcosa che mi sfugge, il mondo va unanimemente a rotoli, l'economia di economico non ha più neanche il nome, lo sconforto si sveglia con noi e dopo averci rovinato la giornata, ci perseguita nel sonno, l'ottimismo è quasi un insulto...

Eppure, andiamo avanti, vado avanti.

Dieci anni fa, in una situazione simile, avrei mollato tutto, baracche e burattini e me ne sarei andato a cercar fortuna altrove, così, quasi romanticamente...

A dirla tutta, dieci anni fa, lo stavo per fare.

Le motivazioni all'epoca erano molto diverse, la crisi c'era ed era ancor più pesante di oggi, ma non c'entravano il lavoro, i soldi o il differenziale con i bond tedeschi...
Se volessi fare lo strappalacrime, potrei dirvi che avevo il cuore in crisi, o che i miei sentimenti erano stati traditi e non guardavo più con occhi fiduciosi il futuro...
Potrei... Ma da qualche anno, ho smesso di raccontare balle.
Ero un coglione totale, e quando il peso delle cavolate combinate, divenne insostenibile, la cosa più intelligente e "matura" che mi venne in mente fù: Me ne vado...
Soldi ne avevo, quindi cominciai a pensare sul cosa e dove...
L'Inghilterra fu il primo pensiero, vado cerco lavoro, all'epoca si poteva, e imparo la lingua, ma mi sembrò una scelta troppo "snob", quindi cambiai idea e pensai, prima alla Germania, alcuni amici l'avevano fatto, ma la precisione teutonica mi spaventava, poi la Spagna? No, troppa "movida" e mi spaventa la corrida, la Francia? No, troppa puzza di cavolfiori lessi, l'Australia? No, troppi canguri, la Cina? Non mi piacciono gli agrumi...
La verità? Ero pavido, per i non eruditi, ero un fifone, uno che parlava, parlava, parlava ma che a conti fatti, diceva ben poco...
Se avessi veramente voluto, sarebbe bastato "partire", ma è stato più facile rimanere e fare la "vittima" della sfortuna, come se nel mio caso, la sfortuna c'entrasse qualcosa... Niente, solo le "naturali" conseguenze arrivate di risposta ai miei stupidi comportamenti, poi, piangersi addosso, è più facile che ammettere di essere un cacasotto, e io di mutande ne ho cambiate parecchie...
Certo, col senno di poi, non posso dire che mi sia andata male, tutt'altro, ho conosciuto Odette, mi sono sposato e c'è il pupetto, ma come ho scritto in altri post, non credo nel "destino già scritto", credo che Odette l'avrei conosciuta ugualmente, forse ci saremmo incontrati prima o dopo, la cosa non cambia (certe persone sono nate per stare insieme), se fossi stato più coraggioso, se fossi stato più uomo, forse le avrei potuto offrire di più, non necessariamente, sotto il profilo economico, ma caratteriale, forse l'essere più "solido" mentalmente, le avrebbe giovato...
Forse.
Invece sono qui, così, preso tra mille paure facendomi mille domande, e la cosa peggiore è che non so come fare visto ho milioni di risposte, tutte ugualmente e inutilmente, valide...
Saluti.

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