sabato 5 novembre 2011

Brezze mentali.

Il Padreterno, per compensare 
l'uomo delle enormi carenze 
fisiche nei confronti degli animali,
lo ha dotato della ragione ma ha 
purtroppo omesso di fornirlo della 
combinazione esatta per servirsene
                                    Alessandro Morandotti


La vita è strana,
Ma la colpa è mia.
Potrei fregarmene dopotutto.
Invece...
Dannato possibilismo.
Non è un neologismo e non sono neanche sicuro che il significato che le do io, sia quello giusto...
Comunque sia, il mio possibilismo, lascia e ha lasciato troppe porte aperte, e così sempre più spesso, mi trovo in mezzo alle correnti che spirano da e per i miei pensieri, ci sono mille domande o forse una, alle quali non avrò mai il coraggio di chiedere risposta, un po per il tempo che è passato, alcune di queste domande sono vecchie di decenni, un po perché ho una paura dannata di sentirle, le eventuali risposte, quindi rimango lì ad aspettare che si perda un'altra chiave, e così, un'altro cassetto resterà sigillato e si confonderà tra i ricordi perduti...
Inconcludente.
E' stato il mio peggior difetto, secondo solo all'egocentrismo e a pari merito con li caratteraccio.
Ero vulcanico, quando iniziavo un nuovo "progetto" mi ci buttavo anima e corpo con passione e trasporto, poi, dall'oggi al domani, ero capace di abbandonare tutto, senza minimamente interessarmi degli effetti che queste scelte comportavano negli altri.
Facevo lo stesso con le persone, finché mi "andavi a genio" bene, quando mi stufavo o se non mi assecondavi in tutto, eri fuori, anche in questo caso, chi se ne frega come potevi sentirti, stavi male? Non era un problema mio...
La verità è che ero un campione mondiale di "svicolamento" non volevo impegnarmi, in nulla, lasciavo e volevo che i giorni, semplicemente, iniziassero e finissero, coprendo quindi il tutto, con un sottile velo di irrisolto, svicolavo, scappavo e così non era necessario ragionare o impegnarsi in un qualunque modo...
Sapevo benissimo che l'avrei "pagata", una frase che dicevo allora, faceva così: "chiarirsi, chiarirsi subito perché nelle code e negli strascichi, prima o poi ci si inciampa.
Perfetto esempio della frase: predicare bene praticare male...
Ma ora, come all'ora, non è così facile, solo il mio cuscino sà quante lacrime può versare un uomo, mentre lo stomaco, sa quante ne sono rimaste dentro...
Che fare? togliermi il dubbio subito, parlando e chiedendo o attendere che il cassetto si chiuda rimanendo "piacevolmente insensibile".
Vorrei svegliarmi un mattino senza fare niente, senza "dover" fare qualcosa, solo esserci, niente rogne, niente...
Saluti.... 

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