mercoledì 12 ottobre 2011

La dove respirano gli alberi e chiacchiera il vento...

Perché ti meravigli tanto se 
viaggiando ti sei annoiato? 
Portandoti dietro te stesso 
hai finito col viaggiare 
proprio con quell'individuo 
dal quale volevi fuggire. 
                                         Socrate


Sono un animale da compagnia.
Nel senso, che mi piace stare in gruppo, sono un egocentrico, quindi le compagnie, specie se numerose, sono terreno fertile per il mio autocompiacimento, anche se negli ultimi dieci o quindici anni, l'egocentrismo, che prima era fine solo a "me" stesso, si è trasformato in una forma  di egocentrismo "sano", cioè più votato alla ricerca del buon umore, continua a piacermi il fatto di "catalizzare" l'attenzione, ma mi piace ancora di più, sapere che ciò porta il buon umore nelle persone che "catalizzo"...
Però, ci sono dei momenti dove ho la necessità di stare per i cavoli miei...
E' da un sacco di anni che, periodicamente, si ripropone questa necessità...
Isolarmi.
Da ragazzo, il sabato e la domenica, erano miei, durante tutta la settimana, sia a casa che al lavoro, ero "tenuto" alla normale routine, ma nel week end non ce n'era per nessuno, prendevo la moto e scappavo, non era necessario avere una meta da raggiungere, facevo il pieno e via, prendevo una strada, poi l'altra scegliendo la direzione a caso ogni qual'volta mi trovassi di fronte ad un bivio, di qua o di la, non importava, l'importante era "guidare"...
Non potete immaginare, o forse si, quanto tempo hai per pensare, mentre guidi...
Mi par di sentirvi... Pazzo scellerato, quando si guida l'attenzione deve essere tutta sulla strada..
Avete ragione, però per me è così, l'ho già scritto, in altri post, guidare mi rilassa, quando poi, questo girovagare mi portava nei "miei" posti, era ancora meglio...
I miei posti...
Uno dei preferiti, era la cima di una montagna qua della zona, mi piaceva arrivare fino a dove finiva la strada, li poi, mi sdraiavo sulla moto e ascoltavo il rumore che produceva il vento nel suo muoversi...
Stavo il più che potevo, perché quel suono, mi rilassava e ritemprava, quando tornavo in città, ero pronto ad affrontare un'altra settimana.
Oggi, quando mi capita d'essere giù, vado a fare una "passeggiata" nel più grande centro commerciale della zona, contrariamente a quel che si può credere, a me stare in mezzo ad altre migliaia di persone non mi da problemi, riesco a isolarmi...
Quindi, non sono più un egocentrico a senso unico, perché da quando ho scoperto quanto mi piace far sorridere e ridere le persone, sono diventato un egocentrico "altruista"... 
Vado sempre meno a "passeggio", perché molto molto spesso, riesco a ricaricarmi grazie ai sorrisi e l'affetto degli amici, e l'amore della famigliola...
Sono fortunato...
Saluti.

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