sabato 15 ottobre 2011

Saturday Night Fever...

La vita è una favola 
narrata da uno sciocco, 
piena di strepito e di furore 
ma senza significato alcuno. 
                               William Shakespeare

Il sabato sera, solitamente, no... "Solitamente" non va bene... Troppo "accomunante"...
Il sabato sera, nella storia, no... "Nella storia" è anche peggio, fa vecchio...
Il sabato sera, mmm... Il sabato sera è.....
Il sabato sera, è.. Cos'è il sabato sera?
Un giorno, anzi, una sera come tutte le altre...
Almeno per me...
Adesso sembrerò un vecchio babbione...
Insomma, non ho vissuto i "meravigliosi" anni 60, però, oramai i miei primi quarant'anni bussano alla porta...
Non mi sto lamentando, non mi sento affatto vecchio ne tanto meno "maturo", almeno non nel senso strettamente anagrafico...
Ma tant'é...
Io, il sabato sera, non l'ho mai vissuto come "territorio di conquista"... Nel senso, uscivo certo, ma non con la bava alla bocca, alla ricerca di chissà che... Il fatto di essere bruttarello e assolutamente non "modaiolo", limitava parecchio la mia carriera di tombeur de femmes...
Inoltre, la discoteca non mi è mai piaciuta, quindi non ci andavo, non riuscivo a capire come si potesse "rimorchiare" in un locale talmente rumoroso da non riuscire a sentire le proprie parole, eppoi, non ho la testa per le "avventure" o le "scappatelle", ci vuole anche il "fisico", ma la testa è più importante, credo che il miglior "sciupa femmine" è quello che la testa ce l'ha vuota...
Non fa per me...
Qualcuno potrebbe obbiettare che, scorrendo il mio profilo di Facebook, la percentuale di "amiche" è nettamente superiore a quella degli "amici"... 
E' vero, come potrei negarlo, però, per me, la distinzione tra amica e "amica" è nettissima, e non potrebbe essere altrimenti, visto che "soffro" di una rarissima forma di "innamoramento"...
Mi spiego...
Per me, l'amicizia, ha un valore particolare, che non è uguale per tutti, o meglio, non tutti gli amici per me hanno lo stesso "peso", col lavoro che faccio, ho centinaia di "conoscenti", che rimangono tali, fino a quando le nostre teste non entrano in "sintonia" per un qualche motivo, motivo che può esserci, e quindi modificare il peso del conoscente, o può non esserci e quindi non cambia niente e il conoscente rimane tale...
Tolti tutti questi, si comincia a parlare di amici, cioè persone che frequento anche al di la del lavoro, magari si esce in compagnia o si frequentano gli stessi luoghi, ma ancora siamo lontani da quello che intendo io per amicizia...
Ritornando alla "lista", tranne alcuni casi, i nomi riportati sono quelli degli amici veri, quelli che rappresentano il mio concetto di amicizia...
Cosa dite? Qual'è il collegamento tra la lista e il mio "innamoramento"?
Adesso ci arrivo...
Io vivo l'amicizia, quella vera, come una forma d'amore, cioè, io mi devo innamorare della persona che ho di fronte, altrimenti non posso capirla e viverla nella sua totalità, se voglio comprenderla, e nel caso aiutarla, devo viaggiare sulla sua stessa linea d'onda, e l'unico modo per sintonizzarmi è l'innamorarmi di quella persona, donna o uomo che sia, per fortuna la mancanza della "necessità" sessuale, rende la cosa pulita e sincera.
Qualcuno storcerà il naso, dicendo che l'amicizia tra uomo e donna, non esiste, perché sotto sotto, c'è sempre il secondo fine...
In un certo senso, ha ragione, e non posso negare che mi sia capitato, alle volte, di fare "pensieri" non propriamente "casti", ma tra il dire o il pensare, e il fare, c'è di mezzo ben più che il mare, e guai se così non fosse...
L'amicizia, è un bene primario e d'importanza vitale, io la vivo in questo modo, forse un po strano, ma per me è così.
Saluti.

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