giovedì 13 ottobre 2011

Zio Gordon...

I bambini danno molta 
più importanza a ciò 
che i genitori fanno, 
che a ciò che essi dicono.
                   Marie Von Ebner-Eschenbach

Il manuale del perfetto genitore, dice di osservare attentamente il proprio pargolo, per cercare di capire, ovviamente con largo anticipo, quali "interessi", scusate il gioco di parole, lo interessano di più...
A loro dire, per poter indirizzare il pupo su qualcosa che possa andare oltre la soglia del semplice gioco, tutto questo per scoprire talenti "latenti" da nutrire e far crescere...
In un certo senso, mi sembra una bella idea lavorare su un numero estremamente limitato di opzioni, per non "disperdere" energie, certamente meglio che ingolfare i nostri bimbi di "attività", facendoli saltare tra allenamenti di calcio, karate, tennis, nuoto, ciclismo, lancio del giavellotto, arrampicata sugli specchi, salto del pasto e tiro alla cinghia...
Per carità, non fraintendiamo, sono tutte attività lodevoli che possono garantire un futuro ai piccoli, le ultime due sono utili anche al "contenimento" della massa corporea, visto che l'italia è tra i paesi con la più alta incidenza di bimbi obesi al mondo...
Però, c'è un però...
Se è indubbio che limitare gli sforzi, migliora il rendimento, è altre sì evidente che il sistema ha un'enorme lacuna...
Quale?
L'osservazione "precoce" può solo dare indicazioni "fisiche", cioè appunto, su tutta la gamma sportiva delle "scelte", ma se il pupo non ha l'indole dello sportivo o non ha lo spirito "agonista", come si fa? Se nel futuro del bambino non ci sono stadi, arene, ring o piste d'atletica, ma è invece destinato a diventare un dottore, un avvocato, uno scrittore o un attore, come posso, osservandolo, capire? Forse dovrei mettere a disposizione del piccoletto, un bisturi o una macchina da scrivere, oppure dovrei nutrire l'indole alla menzogna o farlo parlare con un teschio...
Che fare, insomma, se nelle vene dei nostri figli non scorrono fiumi di testosterone, se non sono belve assetate di adrenalina e non hanno la necessità di sterminare gli avversari?
Rischiamo di allevare dei "perdenti" solo perché al pallone preferiscono un libro?
Io credo che il mondo, per andare avanti, abbia bisogno anche di cervelli, dove andremo a finire se non ci fossero, geometri o architetti? 
Gli sportivi, sono importanti, quando sono puliti, ma servono i muratori e carpentieri per costruire gli stadi, inoltre, servono anche gli "spettatori", altrimenti chi li riempirebbe gli stadi?
Forse, "strapazzare" i nostri piccoli è sbagliato, ma è altrettanto sbagliato lasciarli totalmente liberi e senza guida, un genitore, per definirsi tale, deve ricordarsi i propri errori e lasciare libero il figlio di ripeterli, perché proteggerli è giusto, ma soffocarli col "ci sono già passato, tu non farlo" per me innesca la necessità contraria, col rischio di esporlo a guai decisamente peggiori...
Ricordiamoci sempre che prima di essere genitori, siamo stati figli...
P.S. Per la cronaca, il mio piccoletto, spanza come un matto quando vede le trasmissioni di Gordon Ramsey...
Come devo interpretare la cosa???
Saluti.

1 commento:

  1. :)
    magari meno estremista ... prova con i video di giallozafferano :)

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