mercoledì 5 ottobre 2011

Le parole sono importanti 2, la vendetta? Ma nooooo!!!

I metalli si riconoscono
dal suono,
le persone dalle parole e,
soprattutto, dalle azioni.
                       Baltasar Graciàn

Un paio di sere fa, quando ho scritto la prima parte di "le parole sono importanti" non ero messo proprio bene...
Sarà perché quella giornata non era stata delle migliori, o perché ero particolarmente stanco, e aggiungendo che prima di scrivere il post, abbiamo guardato la puntata di C.S.I che parlava di zombie per poi elucubrare sugli improbabili esperimenti di mesmerismo... 
Sta di fatto che il post ha un non so che di onirico, o meglio, l'ho scritto durante il dormiveglia pre nanna, perché rileggendolo, non ci capisco molto neanche io...
Oltre tutto, quella notte sognai d'aver vinto Hell's Kitchen, proponendo a Gordon Ramsey degli spaghetti pomodoro e basilico, gridando: E' nella semplicità che si nasconde la perfezione!...
Credo di averlo già detto, devo dormire di più...
Probabilmente, prima che mi addormissi, un senso compiuto doveva esserci, ma non mi viene niente...
Forse intendevo che l'importanza delle parole si è, nel tempo, persa a causa della troppa tecnologia...
Perché?
Pensateci un attimo, prima dell'arrivo dei cellulari e prima della "rete", tornando indietro nel tempo, a prima ancora che esistesse anche il telefono "fisso" o il telegrafo, insomma torniamo a quando gli unici mezzi di comunicazione erano i "messaggeri" o i piccioni viaggiatori, il sapere veniva divulgato comunque?
Si.
Mi par di sentire i vostri "BUU, cavernicolo"...
Uffa, lasciatemi spiegare, quando non c'era la tecnologia delle comunicazioni, il sapere si "sapeva" comunque, certo i tempi di consegna, se paragonati al "real time" odierno, fanno sembrare i maratoneti, delle impenitenti lumache pigre, però...
Però, all'epoca le lettere che viaggiavano, erano piene di parole, e ogni parola, aveva un significato ben preciso, quindi quando si parlava, il rischio di fraintendimento, era estremamente remoto o "voluto"...
Oggi tutta quella maestria, non esiste quasi più, "l'arte oratoria" diventa sempre più rara con l'insano risultato che le "relazioni Pubbliche" tra gli esseri "viventi" diventano sempre più difficili e rare...
Rare.
Tutto si perde all'ombra di una tastiera del telefonino, o del computer...
E dei giovinastri che li usano, 
Se avete dei figli, tra i 15 e i 25 anni, guardate come utilizzano il cellulare, al di la delle centinaia di applicazioni che hanno scaricato, il telefono e il loro mezzo per tenersi in contatto..
Ma provate a leggerne uno di questi sms, C'è veramente da aver paura, e non parlo di sintassi e grammatica, ma bensì, dello scritto, di come scrivono, Perché?
Perché con la scusa di dover contenere enormi pensieri in così poco spazio, si sono inventati una nuova, "lingua", tutta abbreviazioni e sigle.
un esempio, perché, per loro si scrive: xkè, 
Io vado fuori di testa, non me ne arrivano molti, ma alcuni sono illeggibili o meglio intraducibile, eppoi sono comunque un coacervo di stupiderie, senza contare che spesso, l'abbreviare è solo una scusa, perché mi sono arrivati messaggi dove la parola piccolo era scritto così: pikkolo... ditemi, l'abbreviazione dov'è?
Quindi il mio "le parole sono importanti" è da intendersi come un voler valorizzare le parole, e ridargli il peso, il significato quello vero, e magari il gusto di tornare a dirsele viso a viso piuttosto che tra anonime web cam, le parole sono importanti, quindi ricominciamo a studiarle un po...
Saluti.  

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