venerdì 28 ottobre 2011

Quando la vita ti passa davanti.

Nessuno deve pensare che, 
nel corso della vita, tutto 
debba sempre andargli bene, 
perché la sorte è volubile e 
dopo un lungo periodo di 
sereno è inevitabile che 
venga il brutto tempo. 
                                     Esopo

In qualche altro post , a volte scherzosamente, altre no, ho già parlato di auto, guida e traffico, oggi ho avuto paura...
Tanta.
Come già sapete, mi piace guidare, sono un appassionato d'auto e per lavoro faccio migliaia di chilometri al mese, quindi verrebbe naturale pensare che sono più esposto agli incidenti, rispetto al "guidatore della domenica", la dove individuo come "guidatore della domenica" coloro che l'auto la usano saltuariamente o comunque per pochi chilometri all'anno, almeno, il buon senso direbbe così, la realtà è parecchio diversa, uno studio elaborato negli States, rivelerebbe che i guidatori saltuari, oltre ad accumulare meno esperienza, esperienza che nelle situazioni critiche potrebbe rivelarsi vitale, sono meno sicuri al volante, quindi più nervosi e di conseguenza più soggetti ad incidenti scaturiti da situazioni di stress, quali: reazioni anomale o deficit d'attenzione...
Lo stesso studio afferma che i guidatori abituali, cioè quelli che, non solo raggiungono chilometraggi importanti, soprattutto quando non sono "pendolari", cioè che non effettuano sempre e solo gli stessi tragitti, risultano mediamente più reattivi, attenti e, cosa non da poco, meno inclini alle "escandescenze"...
Ricapitolando, fare tanti chilometri all'anno, potenzialmente moltiplicherebbe i pericoli derivati dalla guida, ma a cambiare gli addendi, interviene l'esperienza, che, migliorando "la tecnica", non fa diminuire i pericoli, ma dona una sorta di capacità "preconizzatrice", per capirci, l'abitudine alla guida, in un certo senso, fa prevedere le azioni degli altri utenti, cosicché, da riuscire ad evitare situazioni potenzialmente pericolose o letali...
Letali.
Non posso fare a meno di notare, che nello studio, non vengono minimamente menzionati gli psicopatici, sociopatici, schizofrenici e tutta quella schiera di insoddisfatti d'ogni genere che riversano le loro frustrazioni cercando rogne al volante...
Inoltre, c'è qualcosa in America, che qui manca, la certezza della pena, negli USA, se un auto circola con un fanalino rotto, ti fermano, ti multano e si assicurano che venga effettuata la riparazione, forse esagerano un po, ma vista l'intrinseca pericolosità dell'auto, meglio abbondare... Tutta un altra storia in Italia, dove circolano degli sfascioni incredibili, che ancor più incredibilmente, passano le revisioni anche se cascano in pezzi, perché i pochi onesti "revisori" vengono schiacciati dai soliti "furbetti" senza ne coscienza ne scrupoli...
Ma tutte le auto, per quanto possano essere, moderne, intelligenti, perfettamente funzionanti e dotate dei più spettacolari sistemi di sicurezza, tutte indistintamente hanno un difetto insormontabile...
Chi ne è al volante...
E quando il "pilota" che per conformazione genetica ha: Due gambe, due occhi, due orecchie e cosa non da poco, due, dico due, non una, ben due mani, si è tenuti a pensare che utilizzi tutte queste "dotazioni" in concerto con il Cervello, per garantire il governo del veicolo...
Però, se il cervello è distratto da una conversazione al cellulare, cellulare che occupa anche una delle mani, mentre l'altra (mano) è occupata a sorreggere (fuori dal finestrino) una fumante sigaretta, potrebbe succedere di travolgere un qualche ignaro "pedone" anche se, ottimisticamente sta attraversando la strada sulle regolamentari strisce, anche se per farlo deve "scavalcare" un'altra auto che gentilmente si era fermata...
Lo spirito Santo, guardando giù, si avvede del problema e decide di "graziare" questo semigiovine padre di famiglia, facendo fermare l'auto dello sciagurato pilota a pochi centimetri dall'appiedato, peraltro,  quasi morto di paura...
Tutto finito?
No.
Perché il poveretto al volante, defraudato della propria libertà, apostrofa il deambulante accusandolo di non aver messo sufficiente attenzione nell'operazione di attraversamento...
Non usò proprio quelle parole, ma mi hanno detto di non scrivere parolacce nei miei post, quindi ve ne ho riportato solo il senso...
Chi mi conosce, si stupirà un poco nel leggere quello che scriverò di seguito, ma lo spavento e la gragnuola di improperi subiti, sono riusciti a lasciarmi senza parole...
Pochi minuti, un caffè e poco più, ma di vero silenzio tombale...
Mamma mia...
Sono vivo.
Saluti.

2 commenti: